Attività sismica in Islanda: potenziale preludio ad un’eruzione

Nuovi dati rivelano un complesso processo di movimenti del magma nella Penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell'Islanda
MeteoWeb

Le ultime misurazioni cGPS, insieme a un’immagine InSAR acquisita sulla Penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell’Islanda, rivelano un chiaro segno di sollevamento del suolo, incentrato attorno al sistema vulcanico Svartsengi. Questo segnale di sollevamento è iniziato il 27 ottobre e riflette un aumento di pressione probabilmente causato da un’intrusione magmatica in profondità, riporta I’lcelandic Meteorological Office.

Il centro del segnale di sollevamento si trova circa 1,5km a nord-ovest di Þorbjörn, vicino alla Laguna Blu. Nel 2020 e nel 2022, segnali di sollevamento simili sono stati rilevati nella stessa area e con geometria simile. Questo è ora il quinto evento di inflazione nell’area. Da una valutazione iniziale, il segnale di aumento in corso si sta verificando più rapidamente di prima. Attualmente non ci sono indicazioni di magma in movimento a profondità più superficiali, il che potrebbe portare ad un’eruzione vulcanica. Tuttavia la situazione potrebbe evolvere rapidamente. Ad esempio, negli ultimi giorni si sono verificate significative fratture nell’area di Svartsengi a causa della sismicità. Tale fratturazione potrebbe consentire al magma di trovare percorsi verso profondità più superficiali.

Nel complesso, gli ultimi risultati della deformazione della Penisola di Reykjanes mostrano un processo complesso e continuo di movimenti di magma nella crosta terrestre. Questi processi stanno interessando una vasta area, tra cui il vulcano Fagradalsfjall (dove continua l’inflazione a lungo termine), a est di Festarfjall (dove la deformazione sembra essersi fermata), e – nelle ultime 24 ore – un’area vicino a Svartsengi mostra inflazione.

Lo sciame sismico iniziato il 25 ottobre a nord di Grindavík ha provocato oltre 7.000 terremoti, il più ‘importante’ dei quali ha avuto una magnitudo di 4.5. L’entità delle scosse si è notevolmente ridotta, anche se lo sciame è ancora in corso, il che significa che sono ancora probabili terremoti avvertiti.

Il livello di allerta per l’aviazione è stato alzato da “verde” a “giallo”, senza alcuna interruzione del traffico aereo.

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