“Il tema del bradisismo nell’area dei Campi Flegrei è tema antico, che richiede grande attenzione ma non deve farci dimenticare che questi territori hanno convissuto da sempre con il bradisismo“: è quanto ha affermato questa mattina il sindaco di Napoli e della Città metropolitana, Gaetano Manfredi, durante l’audizione in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati in merito alle questioni riguardanti il fenomeno del bradisismo e del rischio sismico nei Campi Flegrei. “Queste crisi bradisismiche si sono ripetute negli anni, pensiamo a quella degli Anni 80 e hanno evidenziato tante criticità. Dagli anni 80′ a oggi, però, sono stati fatti tanti passi avanti, esiste un buon piano di evacuazione dell’area, sviluppato negli ultimi dieci anni dalla Protezione Civile, naturalmente come tutti i piani devono essere aggiornati per tener conto della situazione, è opportuno che ci siano aggiornamenti continui, ma la base su cui partiamo è molto valida, forse non è molto conosciuta dalla popolazione, ma senza dubbio la documentazione e gli strumenti sono validi“.
“In questa fase dobbiamo fare distinzione tra due tematiche connesse tra loro che hanno impatto diverso: le crisi bradisismiche che stiamo vivendo in questi giorni allarmando la popolazione, sono crisi che rappresentano una conseguenza dell’attività che avviene in profondità magmatica ma non rappresenta un precursore di una fantomatica eruzione. Nei casi delle ultime crisi bradisismiche, le scosse si sono arrestate senza conseguenze estreme,” ha evidenziato il primo cittadino.
“Un tema molto importante è quello valutazione continua della staticità degli edifici. I dati ci dicono che non ci aspettiamo terremoti di grande intensità, tra 4 e 4,5” quindi “a bassa energia, ma che si sentono molto perché sono superficiali. E’ opportuno fare un controllo continuo degli edifici pubblici, scuole, edifici istituzionali, strutture destinate a trasporti e servizi pubblici locali per verificare che non ci sia un aggravamento delle parti strutturali, ma soprattutto eventuali danni a parti non strutturali, come cornicioni, intonaci, ringhiere, parapetti” che “potrebbero essere fonti di potenziale pericolo“. Il controllo, ha aggiunto, “lo stiamo facendo con una squadra di tecnici comunali” che finora “non ha mai rilevato danni significativi“. “Stiamo monitorando anche strutture di grandi dimensioni come lo Stadio San Paolo“.
“E’ necessario avere una comunicazione istituzionale corretta, che fornisca a tutti i cittadini le informazioni necessari, ma in maniera scientificamente corretta” e “gestita centralmente dagli organi istituzionali che a questo sono deputati“. “Non ci possiamo permettere notizie false che determinano paura tra le persone e rendono difficile le azioni di monitoraggio e controllo delle strutture. Inoltre, alimentano credenze che creano danni a famiglie e all’economia,” ha evidenziato il sindaco.