Campi Flegrei: si pianifica la tutela dei beni culturali

Campi Flegrei, riunione al Ministero della Cultura sulla sicurezza dei beni culturali: in corso monitoraggio
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Uno degli ‘strumenti’ per misurare il bradisismo, a partire dagli anni ’70, è anche una delle decine di testimonianze archeologiche di Campi Flegrei, l’impropriamente conosciuto come Tempio di Serapide a Pozzuoli, o meglio il Macellum, l’antico mercato di Puteoli, complesso architettonico del I secolo d.C. che aveva il basamento sotto l’acqua fino a quando il fenomeno di abbassamento e innalzamento ciclico del suolo non lo portò a un livello di 3,5 metri più alto. Ma i Campi Flegrei custodiscono uno straordinario patrimonio che va da Cuma, alle Cento camerelle, a Baia sommersa, alla Piscina mirabilis e al Rione Terra, per citare solo i siti più noti. Così questa mattina, al Ministero della Cultura, una riunione ha iniziato a valutare le possibili conseguenze su questo patrimonio artistico-culturale del bradisismo, facendo il punto sulle attività che sono state messe in atto da parte del Ministero nel corso degli ultimi anni e di quelle che dovranno essere svolte a partire dai prossimi giorni.

Alcuni siti della zona hanno già un sistema di monitoraggio continuativo settimanale che verifica l’esistenza di danni legati al fenomeno e, in caso di aggravamento della situazione, predispone una limitazione degli ingressi del pubblico e dei dipendenti. Il Comune di Pozzuoli, infatti, nei giorni scorsi, ha già chiuso fino al 20 ottobre prossimo proprio il Rione Terra.

La Protezione Civile nazionale ha chiesto un piano generale sui beni culturali, non solo quelli di competenza del MiC. È anche emersa la necessità di elaborare un programma più specifico, di settore, su un’area più ristretta rispetto a quella rossa vulcanica, che permetta l’individuazione dei beni a rischio che richiedono misure di messa in sicurezza in sito, oppure, ove possibile, il loro trasferimento in luoghi sicuri a seconda dello stato di allerta.

Alla riunione, coordinata dal capo di Gabinetto Francesco Gilioli e dal vice Capo di Gabinetto Vicario, Donato Luciano, hanno partecipato tra gli altri Mario Turetta, segretario generale del Ministero della Cultura, Massimo Osanna, direttore generale Musei, Luigi La Rocca, direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e Teresa Elena Cinquantaquattro, segretario regionale MiC Campania. Il Ministro Gennaro Sangiuliano ha portato un saluto e sottolineato l’importante lavoro svolto dal Ministro Nello Musumeci e come, in casi come questi, sia necessario prima di qualsiasi altra azione salvare e mettere al sicuro le persone e poi i beni culturali del nostro patrimonio.

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