La pericolosa illusione di una transizione globale verso la “sola elettricità”

“I leader mondiali non sono abbastanza consapevoli da riconoscere che non esistono piani per la sostituzione dei prodotti e dei combustibili ora ricavati da combustibili fossili”, afferma Ronald Stein
MeteoWeb

I leader mondiali continuano a vivere la “pericolosa illusione” di una transizione globale verso la “sola elettricità” che, secondo loro, eliminerà l’uso del petrolio greggio che ha permesso alla società di raggiungere così tanto in pochi secoli”. Lo scrive Ronald Stein, ingegnere, consulente politico senior sull’alfabetizzazione energetica per l’Heartland Institute e il CFACT e coautore del libro nominato al Premio Pulitzer “Clean Energy Exploitations”. “Il petrolio greggio è la base della nostra società materialistica. Tutti i componenti e le apparecchiature per la generazione di elettricità tramite energia eolica, solare, carbone, gas naturale, nucleare e idroelettrica sono tutti realizzati con derivati del petrolio prodotti dal petrolio greggio”, evidenzia Stein.

“È scioccante che il pubblico abbia accettato l’attuale retorica per fermare l’uso dei combustibili fossili”, continua l’ingegnere, che ricorda come nel settembre 2023, il Presidente statunitense Joe Biden abbia “usato il suo potere esecutivo per istituire l’American Climate Corps, che impiegherà e formerà 20.000 giovani nel lavoro di resilienza climatica senza combustibili fossili”. Per Stein, quando manifestanti mostrano cartelli per fermare l’uso dei combustibili fossili, il vero significato è: “liberare il mondo da aeroporti, jet, navi, programmi spaziali e fermare i social media e la produzione di cellulari, computer e sanitari in porcellana che dipendono dai derivati ​​prodotti dal petrolio greggio”.

“Incredibilmente, pochissimi genitori, insegnanti, studenti, politici e operatori dei media hanno qualche idea o comprensione sulla base dei prodotti derivanti dal petrolio greggio nella nostra vita quotidiana”, sottolinea Stein, evidenziando che “non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca”: “non si può liberare il mondo dal petrolio greggio e continuare a godere dei prodotti e dei combustibili attualmente prodotti a partire dal petrolio greggio”.

Solo poche centinaia di anni fa, prima del petrolio, quando la popolazione mondiale ammontava a circa un miliardo, il mondo era incontaminato, decarbonizzato e dominato da madre natura e dal regno degli animali selvatici. Nel 1800, non c’erano aeroporti, automobili, camion, aerei, navi da crociera, centrali elettriche a carbone, centrali elettriche a gas naturale, dispositivi elettronici o programmi spaziali, poiché non era ancora stato scoperto il petrolio. I combustibili fossili producono prodotti per l’umanità e supportano raccolti più abbondanti e una misura di sicurezza alimentare che ha concesso tempo ed energia per l’innovazione e l’inizio della Rivoluzione Industriale che ha permesso al mondo di popolarsi da 1 a 8 miliardi in 200 anni perché il petrolio può essere lavorato in migliaia di prodotti utilizzabili, che migliorano e salvano la vita. Dall’altra parte, le energie rinnovabili possono generare elettricità solo occasionalmente, ma non possono produrre nulla per l’umanità, mentre i combustibili fossili producono tutto per l’umanità”, insiste Stein.

“Un paio di secoli fa, c’erano meno esseri umani in competizione con gli animali a causa della limitata capacità dell’umanità di sopravvivere a ciò che madre natura forniva. Prima del petrolio, la vita era dura e sporca, con molti decessi legati al meteo e alle malattie. I leader mondiali non sono abbastanza consapevoli da riconoscere che non esistono piani per la sostituzione dei prodotti e dei combustibili ora ricavati da combustibili fossili, che sono la base di ogni segmento delle infrastrutture che supportano gli 8 miliardi di persone su questo pianeta”, evidenzia Stein.

I tre combustibili fossili – petrolio greggio, carbone e gas naturale – hanno effetti diversi per la società. Il petrolio greggio è l’unico raramente utilizzato per generare elettricità poiché viene utilizzato principalmente per produrre combustibili e prodotti per la società che costituiscono la base dell’economia mondiale.

  • Petrolio greggio: utilizzato principalmente per carburanti per trasporti, asfalto stradale, carburante per aerei, ma meno dell’1% per la produzione di elettricità.
  • Carbone: utilizzato principalmente come combustibile per generare elettricità, ha anche una miriade di altri usi, tra cui la produzione di cemento, fibre e schiume di carbonio, medicinali, catrami, combustibili sintetici a base di petrolio e riscaldamento domestico e commerciale.
  • Gas naturale: genera elettricità, riscaldamento e usi industriali per la produzione di prodotti chimici, fertilizzanti, idrogeno, ecc.

Sradicare il mondo dell’utilizzo del petrolio greggio, senza prima avere in mente una sostituzione, sarebbe immorale e malvagio, poiché l’estrema carenza di prodotti ora generati dai combustibili fossili si tradurrebbe in miliardi di morti per malattie, malnutrizione e decessi legati alle condizioni meteo e potrebbe rappresentare una minaccia più grave del cambiamento climatico per gli otto miliardi di abitanti del mondo”, sostiene Stein.

Al contrario, la “transizione” dell’umanità alla sola elettricità significa convertirla a sistemi eolici e solari che non possono produrre nessuno dei prodotti vitali ora utilizzati dall’umanità. Ciò molto probabilmente causerà la morte di miliardi di persone a causa di malattie, malnutrizione, abbassamento del tenore di vita e disastri legati al clima, mentre le proiezioni di milioni di morti dovuti alle “emissioni di carbonio” e al cambiamento climatico si basano su modelli computerizzati che non tengono conto di nessuna di queste realtà”, continua l’ingegnere.

Vladimir Putin in Russia e Xi Jinping in Cina sono grandi storici della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Entrambi sanno che non esiste alcun sostituto al dominio dei prodotti derivanti dai combustibili fossili nel prossimo futuro, anche in un orizzonte a lungo termine. Credere che sia possibile una transizione dai prodotti ora fabbricati con combustibili fossili verso l’elettricità ottenuta solo da fonti rinnovabili e agire di conseguenza è un suicidio per l’umanità”, afferma Stein. “L’elettricità occasionale proveniente da fonti rinnovabili non può far funzionare le famiglie, le imprese, gli ospedali, gli eserciti, i programmi spaziali, i jet e le navi da crociera delle civiltà moderne”, conclude Ronald Stein.

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