Incidente Mestre, sequestrate le batterie del bus elettrico cinese: “hanno perso gas”. Salvini: “guardrail non c’entra”

Incidente Mestre, focus sul tipo di autobus elettrico cinese: le batterie hanno perso gas e sono state sequestrate
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Il Procuratore di Venezia Bruno Cherchi ha annunciato, incontrando i giornalisti sull’incidente di Mestre, che “verrà fatta l’autopsia sull’autista. Stiamo facendo gli accertamenti di rito anche sul cellulare” ha aggiunto, precisando che “cerchiamo di prendere tutti gli elementi in questa fase, non abbiamo un preconcetto rispetto all’indagine che è contro ignoti“. “Le indagini sulla ricostruzione del fatto solo in corso, sono emersi particolari certi come che l’impatto del pullman è avvenuto una cinquantina di metri prima della rottura del guard rail e della caduta. Sembrerebbe che il pullman – ha aggiunto il Procuratore – si sia accostato al guard rail, lo abbia affiancato per una cinquantina di metri, poi ci sia stata un’ulteriore sterzata quindi l’appoggio verso destra e la caduta. Non risulta che ci sia stato un incendio nel senso tecnico del termine, c’è stata una fuoriuscita di gas dalle batterie (del bus elettrico, ndr) e su queste stiamo facendo accertamenti“. Sequestrato il guard rail e l’autobus, è stato detto, non ha preso fuoco prima dell’incidente.

Il procuratore ha affermato in modo specifico che “non risultano particolari fiamme né un incendio in senso tecnico del bus precipitato“. C’è stata invece “una fuoriuscita di gas dalle batterie del litio che costituiscono il camion e su questo stiamo facendo accertamenti“. Le batterie, ha detto il magistrato, sono state messe sotto sequestro.

Nell’incidente di Mestre “non è un problema di guardrail“. Così il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. “E’ presto per dare commenti – ha aggiunto il ministro – qualcuno mi dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione e in un momento in cui si dice che tutto deve essere elettrico uno spunto di riflessione è il caso di farlo“.

Le caratteristiche del bus elettrico precipitato: è un moderno veicolo urbano costruito in Cina dal colosso Yutong

Yutong

Il bus della società La Linea spa precipitato dal cavalcavia di Mestre è un modello E-12 del colosso cinese Yutong (numero uno al mondo nel settore) con propulsione esclusivamente elettrica e 400 km di autonomia assicurati da pacchi batteria per complessivi 350 kW collocati sul tetto, una posizione considerata sicura. Il veicolo fa parte di un lotto di 20 mezzi per il trasporto delle persone che – come descrive un comunicato dell’azienda dell’ottobre del 2022, al momento dell’entrata in servizio – sono stati destinati a coprire per 9 anni 9 linee della città metropolitana di Venezia in base all’aggiudicazione del bando d’appalto del Comune.
 Il bus, in base alle caratteristiche enunciate dal costruttore, è particolarmente adatto al servizio urbano ed extraurbano con emissioni zero allo scarico. Il Futon E-12 può essere ricaricato in 3 ore e mezzo e permette consumi ridotti, meno di un kilowatt per chilometro. La capienza totale è di 87 posti, di cui 27 a sedere più uno per persone in sedia a rotelle. Tra le dotazioni tecnologiche, un sistema anticollisione automatico e telecamere interne e esterne. Tutta la diagnostica per la manutenzione viene monitorata da remoto dall’azienda costruttrice. In una sua pubblicazione, Yutong entra nel dettaglio della protezione dei pacchi batterie del bus E-12 che “sono dotati di un dispositivo che protegge dai cortocircuiti e garantisce un adattamento del sistema multilivello. In caso di sovraccarico esterno anomalo o di cortocircuito, il circuito guasto può essere disconnesso in tempo. Soddisfa l’intera gamma e tutte le condizioni di lavoro della protezione nei confronti del sovraccarico da cortocircuito, contenendo l’espansione degli incidenti della batteria a livello di sistema“. Yutong afferma anche che “il sistema che isola la batteria utilizza un struttura a sandwich sviluppata in azienda che può resistere alla combustione a lungo termine a 1.300 °C per più di 2 ore“, permettendo così di difendersi efficacemente ‘dai rischi interni o esterni per la sicurezza’. Secondo l’azienda, tutte le unità batteria ‘soddisfano pienamente’ lo standard di test di sicurezza Eu Ece R100.

Yutong 01

Il momento dello schianto del bus elettrico a Mestre

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