Maltempo, alta marea in Friuli: danni ingenti a Trieste, tronchi invadono il Golfo | FOTO

L'alta marea ha provocato danni diffusi in Friuli, favorita da piogge abbondanti e vento molto forte: il punto della situazione
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MeteoWeb

È cominciato dopo le 12:30 il deflusso della marea che stamani ha sommerso Piazza dell’Unità d’Italia, il Molo Audace, parte delle Rive e diverse strade del centro a Trieste. L’alta marea ha causato forti disagi alla circolazione stradale per la chiusura di alcune arterie e tutt’ora il traffico non è ancora completamente regolare, anche in considerazione del fatto che il moto ondoso sul litorale triestino è insistente ed è sospinto da un forte vento di scirocco. Ieri, la Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia aveva diramato una nuova allerta meteo arancione proprio per segnalare il fenomeno e le mareggiate puntualmente sono arrivate lungo tutta la costa della Venezia Giulia e della Bassa friulana. L’alta marea è stata favorita da piogge abbondanti e vento molto forte.

Forti mareggiate anche nel lungomare del rione Barcola. La forza del mare ha causato ingenti danni nella pineta barcolana e lungo i circoli sportivi disseminati su tutto il tratto della costa e ad alcuni stabilimenti come il Circolo Marina Mercantile, Saturnia e Sticco. Proprio nello stabilimento di Sticco, che si trova a qualche centinaio di metri dal castello di Miramare, le onde fortissime hanno divelto le strutture che assicuravano la tenuta sugli scogli e lungo la strada, sfasciando anche tavoli, tavoli, sedie e arredi e componenti dell’impianto.

Forti problemi anche sul litorale in direzione di Grado e Lignano: a Marina Julia (Monfalcone) una buona parte della spiaggia è stata sommersa dal mare mentre al Villaggio del Pescatore (Duino Aurisina) è entrato in funzione il mini Mose che protegge l’abitato. A Lignano, la mareggiata ha colpito la spiaggia con forti danni.

A causa del maltempo, tonnellate di materiale – abeti e faggi – è arrivato sull’intero litorale di Monfalcone (Gorizia), trasportato dai mille metri cubi al minuto di acqua della diga di Salcano (la situazione nella gallery scorrevole in alto). Al momento la sicurezza in mare è l’obiettivo prioritario, anche perché è evidente che l’Isonzo porterà altre tonnellate di legna che permarranno nel golfo per molti giorni, creando problemi a pescatori e marittimi. Su quanto accaduto, il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint ha già informato la Regione e la Direzione Regionale della Protezione Civile. Nel contempo, si è messa in contatto con il comandante della Capitaneria di porto di Monfalcone, che ha emanato un avviso ai naviganti per la “presenza di numerosi tronchi anche di grandi dimensioni e di detriti nelle acque prospicienti il litorale di Monfalcone e Grado“, valido per le prossime 48 ore.

Disposta anche la segnaletica di divieto al transito all’inizio della zona di Marina Nova, che nella mattinata è finita sott’acqua e ora necessita una pulizia approfondita dai sedimenti. “Quello che vediamo oggi è un danno economico sia pubblico che privato – ha detto il sindaco Anna Maria Cisint – che provvederemo a fare avere alla Protezione civile regionale, causato dall’inattività di fronte a eventi prevedibili. Vista l’eccezionalità delle condizioni meteo, supportate da uno straordinario libeccio, ci riserviamo di quantificare ulteriori danni in sinergia con i cittadini e le imprese della nostra città”, ha concluso.

Intanto, il fiume Isonzo a Sagrado è arrivato sulla strada: chiusa la provinciale che da Gorizia porta a Sagrado. In azione volontari di Protezione Civile dei gruppi comunali di Gorizia e Farra d’Isonzo insieme ai funzionari della Protezione Civile regionale per la preparazione dei sacchi di sabbia.

fiume isonzo friuli fiume isonzo friuli

Ora la situazione generale è migliorata in Friuli Venezia Giulia ma la Protezione Civile ha già diramato una nuova allerta.

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