Superata la fase di emergenza legata al maltempo, stanno rientrando le criticità causate dalle piogge intense e dai temporali delle scorse ore in Emilia Romagna, che avevano portato a ruscellamenti di versante e all’innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua. Nel Parmense, per garantire il deflusso della piena in sicurezza, è stata fondamentale la cassa di espansione del torrente Parma che ha invasato 8 milioni di metri cubi d’acqua. Nella mattinata di oggi, erano ancora presenti 6 milioni di metri cubi quando è iniziato il rilascio che porterà allo svuotamento nelle prossime 20 ore al massimo. Transiteranno dalla cassa 250 mc/s, a fronte del picco in entrata registrato ieri di 750 mc/s.
Oggi, per fare il punto della situazione, il vicepresidente della Regione con delega alla Protezione Civile, Irene Priolo, ha partecipato in mattinata prima alla riunione del Centro Coordinamento Soccorsi di Parma, poi a quello di Piacenza. “Nelle scorse ore si è svolto un grande lavoro di squadra, con il coinvolgimento di tutte le Istituzioni e dell’intero sistema di Protezione Civile – spiega Priolo -. Si sono verificati eventi meteo importanti e, per fronteggiarli, si sono rivelati determinanti le fasi di allertamento, gli investimenti in tema di sicurezza del territorio già attuati e il bagaglio di conoscenze accumulato dopo gli eventi importanti del 2014 e del 2015. Due elementi che hanno permesso di gestire al meglio l’emergenza, così come determinante è stata la professionalità e la competenza di tutte le forze in campo”.
Parma
Ieri, come previsto, la piena del torrente Parma è transitata a Colorno con un margine franco significativo di 2 metri. Nella notte è stata, comunque, evacuata la golena in località Copermio, a valle di Colorno, dove sono presenti alcune abitazioni. Oggi è prevista la revoca dell’ordinanza di evacuazione. La golena a monte di Colorno ha invece svolto funzioni di laminazione. In Appennino, prosegue il monitoraggio delle situazioni di dissesto idrogeologico. La situazione più grave riguarda il crollo del ponte sul torrente Sporzana, a Ozzanello, in comune di Terenzo.
Piacenza
Sono tutte rientrate nelle loro abitazioni, nella giornata di oggi, le 25 famiglie evacuate in provincia di Piacenza, tutte residenti nella Valle del Nure. Condizioni un po’ più critiche in Appennino per piccole frane e smottamenti che hanno provocato la chiusura di strade, con conseguenze soprattutto sulla viabilità minore, sia nel territorio di Piacenza che nel parmense. Attualmente si sta lavorando per rispristinare la viabilità già nelle prossime ore, in particolare per garantire i collegamenti con alcune frazioni del comune di Ferriere isolate o semi isolate (Cattaragna, Castagnola, Casaldonato).
Previsioni meteo
Per domani, mercoledì 1 novembre, è stata emessa una allerta di colore giallo. Sono ancora possibili rovesci temporaleschi forti, più probabili sul settore centro-occidentale e in particolare lungo la fascia appenninica. In queste aree saranno possibili localizzati fenomeni franosi, ruscellamenti e innalzamenti dei livelli idrometrici del reticolo minore, anche tenuto conto della saturazione dei versanti per effetto delle precipitazioni dei giorni precedenti. La criticità idraulica gialla è riferita al lento esaurimento delle piene sul settore occidentale, in particolare nei tratti arginati di Secchia e Parma, anche per il progressivo svuotamento della cassa di espansione del torrente Parma.
Maltempo, Bonaccini: “in Emilia Romagna graduale ritorno alla normalità”
In Emilia-Romagna, “dopo le forti piogge e le emergenze idrauliche di ieri, nel Parmense e nel Piacentino si va verso un graduale ritorno alla normalità“. È quanto scrive su Facebook il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, secondo cui “le criticità dovute alle piene dei corsi d’acqua stanno rientrando”. “Il sistema di Protezione Civile continua a monitorare costantemente la situazione e a coordinare gli interventi”, dice Bonaccini, concludendo: “un grazie a tutti gli operatori e le operatrici al lavoro, ai volontari e alle volontarie, ai sindaci e agli amministratori locali dei Comuni e alle Province coinvolte, alle Prefetture, ai Vigili del Fuoco, alle Polizie locali. Insieme al fianco delle persone e delle comunità colpite”.
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