Oggi, venerdì 13 ottobre, alle 16:19 ora italiana, la missione Psyche della NASA decollerà dal Kennedy Space Center in Florida a bordo di un razzo Falcon Heavy di SpaceX. Nel 2029, dopo aver percorso 3,5 miliardi di km, la sonda arriverà all’estremità della fascia degli asteroidi tra Marte e Giove, dove punterà 16 Psyche. Nel nucleo parzialmente esposto dell’asteroide ricco di metalli si nascondono i segreti su come sono nati i pianeti rocciosi del Sistema Solare, inclusa la Terra.
L’asteroide 16 Psyche
Avvistato per la prima volta nel 1852 dall’astronomo italiano Annibale de Gasparis, 16 Psyche è un asteroide ricco di metalli situato nella fascia degli asteroidi a una distanza massima di 600 milioni di km dalla Terra. Con un diametro di circa 279 km nel suo punto più largo, 16 Psyche, a forma di patata, è uno dei più grandi asteroidi conosciuti nel Sistema Solare.
Gli scienziati sono interessati a questo oggetto perché potrebbe essere un “pianeta fallito”. Costituito da un nucleo di ferro esposto e strati esterni di metallo, sarebbe potuto diventare il nucleo di un pianeta grande quanto Marte, ma violente collisioni con altri grandi corpi durante la formazione del Sistema Solare gli hanno impedito di farlo.
Altri planetesimi, o piccoli corpi che formano i nuclei dei pianeti, contengono in linea di massima molti ossidi di ferro, ma questi mancano nel nucleo di Psyche. Ciò porta gli astronomi a pensare che il misterioso asteroide potrebbe rappresentare un diverso tipo di meccanismo di formazione planetaria rispetto a quello che ha creato la Terra.
La missione
Psyche è un veicolo delle dimensioni di un furgone composto da pannelli solari, un magnetometro, uno spettrometro di raggi gamma e neutroni e un imager multispettrale per studiare l’asteroide. Si spingerà attraverso lo Spazio mediante propulsione elettrica solare, che utilizza la luce solare convertita per accelerare gli atomi di xeno carichi ed emetterli da uno dei suoi 4 propulsori. Ciascuno dei propulsori funziona uno alla volta.
Durante il suo viaggio verso l’asteroide, la sonda manterrà anche il contatto con la Terra con un esperimento all’avanguardia di comunicazione ottica nello Spazio profondo, che utilizzerà un laser per inviare comunicazioni a banda larga sulla Terra.
Il lungo viaggio
Per arrivare all’asteroide, Psyche viaggerà verso Marte, utilizzando la spinta fornita dai propulsori ionici, per poi sfrecciare attorno al Pianeta Rosso. Questo “assist gravitazionale” dovrebbe consentire alla sonda di raggiungere l’asteroide entro agosto 2029.
Una volta che si sarà avvicinato all’asteroide, inizierà a seguire ampie orbite, prima scansionando il campo magnetico con il suo magnetometro e poi utilizzando l’imager multispettrale per scansionare la superficie dell’asteroide. Avvicinandosi sempre di più in orbite sempre più strette, inizierà quindi a utilizzare il suo laser per calcolare la massa e la densità di Psyche, oltre a dispiegare il suo spettrometro a raggi gamma e neutroni per determinare la forma dell’asteroide e gli elementi presenti sulla sua superficie.