NASA, raggiunto importante traguardo della missione OSIRIS-REx: già recuperati 70 grammi di rocce e polveri dell’asteroide Bennu

Procedono le operazioni della NASA sui campioni dell’asteroide Bennu portati a terra dalla missione OSIRIS-REx: c’è ancora dell’altro materiale da estrarre
MeteoWeb

Il team della NASA che sta lavorando sui campioni dell’asteroide Bennu ha estratto e raccolto 70,3 grammi di rocce e polvere dall’hardware del campionatore, superando l’obiettivo dell’agenzia spaziale di portare almeno 60 grammi sulla Terra. E la buona notizia è che ci sono ancora altri campioni dalla sonda OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification e Security–Regolith Explorer) della NASA da raccogliere. Il campione elaborato finora include le rocce e la polvere trovate all’esterno della testa del campionatore, nonché una parte del campione primario all’interno della testa. Il materiale aggiuntivo rimasto all’interno della testa del campionatore, chiamato meccanismo di acquisizione del campione Touch-and-Go o TAGSAM, sarà estratto prossimamente, aggiungendosi alla massa totale.

Nell’ultima settimana, il team del Johnson Space Center della NASA a Houston ha cambiato il suo approccio all’apertura della testa del TAGSAM, che conteneva la maggior parte delle rocce e della polvere raccolte dalla sonda nel 2020. Dopo molteplici tentativi di rimozione, il team ha scoperto che due di 35 elementi di fissaggio sulla testa del TAGSAM non possono essere rimossi con gli attuali strumenti approvati per l’uso nel vano portaoggetti OSIRIS-REx. Il team ha lavorato per sviluppare e implementare nuovi approcci per estrarre il materiale all’interno della testa, continuando a mantenere il campione sicuro e incontaminato.

Il team trascorrerà le prossime settimane sviluppando e mettendo in pratica una nuova procedura per rimuovere il campione di asteroide rimanente dalla testa del campionatore TAGSAM, elaborando contemporaneamente il materiale raccolto questa settimana. Il team scientifico di OSIRIS-REx procederà inoltre con il suo piano per caratterizzare il materiale estratto e inizierà l’analisi del campione globale ottenuto finora.

Tutto il lavoro di cura del campione – e della testa TAGSAM – viene eseguito in un vano portaoggetti specializzato sotto un flusso di azoto per evitare che venga esposto all’atmosfera terrestre, preservando lo stato originario del campione per le successive analisi scientifiche.

Queste notizie arrivano a due settimane dall’annuncio della scoperta di acqua e carbonio nei campioni e fanno ben sperare gli oltre 200 ricercatori di tutto il mondo – compresi quelli dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Padova, Arcetri e Roma – che sono in attesa di ricevere i campioni per condurre ulteriori analisi. L’obiettivo è verificare se i frammenti dell’asteroide prelevati da OSIRIS-REx nell’ottobre del 2020 potranno aiutarci a fare luce sull’origine della vita sulla Terra, per capire se possa essere stata ‘seminata’ dall’impatto di corpi celesti simili all’asteroide.

Condividi