Nobel, Melino (Lincei): “da mRNA speranze anche contro il cancro”

"I risultati di Katalin Karikò e Drew Weissman stanno aprendo scenari impensabili fino a qualche tempo fa nella lotta ai tumori”, afferma Gennaro Melino
MeteoWeb

Gennaro Melino, Accademico dei Lincei, Ordinario di Biochimica presso l’Università di Roma Tor Vergata, ha commentato l’assegnazione di oggi del Premio Nobel per la Medicina a Katalin Karikò (già medaglia Chiancone nel 2022 dall’Accademia dei 40) e Drew Weissmanper per “le loro scoperte riguardanti le modifiche delle basi nucleosidiche che hanno consentito lo sviluppo di efficaci vaccini a mRNA contro COVID-19″. “Non solo virus e relative patologie come il COVID-19. I risultati di Katalin Karikò e Drew Weissman stanno aprendo scenari impensabili fino a qualche tempo fa nella lotta ai tumori”, afferma Melino. “Erano parecchi anni che si parlava a livello teorico di realizzare vaccini a mRNA – spiega – ma questo RNA viene subito riconosciuto e degradato, quindi non si era mai giunti ad ottenere risultati concreti. I vincitori di oggi invece hanno trovato un modo per stabilizzare la parte finale della molecola di RNA, rendendo la molecola stessa stabile, non digeribile dai meccanismi che normalmente eliminano il mRNA e penetrabile le membrane cellulari grazie a materiale lipidico. Con questa modifica chimica hanno potuto ottenere lo sviluppo del vaccino contro il virus del COVID-19 e reso molto più rapido lo sviluppo dei vaccini in genere”.

Ma gli effetti del loro lavoro non si esauriscono nei pur eccezionali risultati ottenuti nella lotta alla pandemia e più in generale nella lotta ai virus. “La stabilizzazione ci permette ora di provare a utilizzare il mRNA anche contro i tumori – continua il Prof. Melino – per fare solo un esempio, recentemente è uscito un lavoro di Vinod Balachandran su ‘Nature’ di un team del Memorial Sloan Kettering Cancer Center, che ha utilizzato esattamente la stessa tecnica di stabilizzazione per sviluppare un vaccino ad personam contro l’adenocarcinoma del pancreas, un tumore che uccide l’88% dei malati. A distanza di 18 mesi dall’uso del vaccino sul paziente, hanno ottenuto dei risultati strabilianti”.

Anche l’Italia, con il PNRR e non solo, sta facendo la sua parte nell’utilizzo di questa rivoluzionaria tecnologia a 360 gradi: “attualmente – conclude il Prof. Melino – il PNRR ha fornito una spinta importante alla ricerca in particolare a Siena, dove un centro di eccellenza, guidato da Rino Rappuoli che gode di una esperienza trentennale sui vaccini, sta proprio lavorando con il mRNA”.

Cinieri: “studio dell’mRna nasce per il cancro, ci attendiamo grandissimi dati”

Lo studio dell’mRna “nasce come ricerca contro il cancro. Non come ricerca per il vaccino contro il COVID. È stato ‘rallentato’ dal COVID perché c’era un’emergenza medica e sanitaria. Però poi si è ripartiti subito, tanto è vero che quest’anno all’Acr, la Società americana di ricerca contro il cancro, è stato presentato il primo studio al mondo su pazienti con melanoma che sono stati ‘curati’ con vaccini a mRna. Si prendeva in sintesi un pezzo di melanoma del paziente e si asportava, si creava il singolo vaccino a mRna per quel paziente e si rinoculava. I dati dimostrano che il rischio di metastasi è ripresa di malattia sono molto più basse”. Lo dice Saverio Cinieri, Presidente dell’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica, a margine della presentazione dell’evento Frecciarosa a Roma, in merito al Premio Nobel alla Medicina 2023 a Katalin Karikó e Drew Weissman.

Tutti noi – specifica Cinieri – ci attendiamo grandissimi dati sull’mRna: insieme all’immunoterapia e nuove molecole sempre più specifiche potrebbero sicuramente darci un vantaggio nella cura del cancro“. “Siamo molto avanti – conclude – sia come Paese che come specialità nella cura dei tumori, nonostante ciò che può apparire perché di cancro purtroppo si muore ancora. Riusciamo a guarire o cronicizzare milioni di pazienti nel mondo, specie nei Paesi occidentali, con le nuove tecnologie che durante la pandemia si sono sviluppate di più”.

Condividi