Informazioni sul clima degli inizi dell’Olocene negli Stati Uniti sudoccidentali vengono rivelati dall’analisi di una stalagmite situata in una grotta nel Grand Canyon. La ricerca, pubblicata su Nature Geoscience, potrebbe aiutare la nostra comprensione degli eventi di pioggia monsonica nel Nord America. Il monsone nordamericano è un modello di marcato aumento dei temporali e delle precipitazioni sugli Stati Uniti sudoccidentali e sul Messico nordoccidentale, che si verifica tipicamente tra giugno e metà settembre.
I cambiamenti climatici stanno portando a temperature più alte in tutto il Nord America sudoccidentale, compresa la regione del Grand Canyon. Oltre alla crescita demografica e alle pressioni agricole, questo riscaldamento può ridurre l’infiltrazione delle acque superficiali nelle falde acquifere sotterranee. I tassi di ricarica delle acque sotterranee (la quantità di acqua che si infiltra nelle falde acquifere) dipendono anche dalla frequenza e dall’intensità degli eventi piovosi estivi associati. La mancanza di osservazioni idrologiche dirette che si estendono nel passato rende difficile determinare l’influenza complessiva del riscaldamento sulle risorse idriche sotterranee regionali.
In questo nuovo studio, Matthew Lachniet e colleghi hanno analizzato la geochimica di una stalagmite situata all’interno di una grotta nel Parco nazionale del Grand Canyon per ricostruire le variazioni nei tassi di ricarica delle acque sotterranee all’inizio dell’Olocene, 11.700-8.500 anni fa. I ricercatori hanno scoperto che l’acqua infiltrata nella grotta è aumentata in linea con il riscaldamento regionale durante questo periodo. Utilizzando un modello paleoclimatico, hanno scoperto che ciò è stato probabilmente causato dall’aumento delle precipitazioni estive associato a un’espansione verso nord del monsone nordamericano legato agli impatti del riscaldamento atmosferico sui pattern di circolazione dell’aria. Allo stesso modo, tassi di ricarica delle acque sotterranee più elevati probabilmente si sono verificati su altri altopiani ad alta quota della regione, ma non è chiaro se ciò si applicherà anche ai deserti più caldi e a bassa quota.
Gli autori suggeriscono che il futuro riscaldamento potrebbe portare anche a un’espansione del monsone nordamericano e possibilmente a maggiori tassi di ricarica delle falde acquifere delle piogge estive sull’altopiano del Colorado ad alta quota.