La tempesta tropicale Philippe si è abbattuta nelle scorse ore sulla piccola isola di Barbuda, scatenando forti piogge e alluvioni lampo nel Nord/Est dei Caraibi. Lunedì notte ora locale la tempesta si trovava a circa 130 km a Est-Sud/Est di St. Martin, facendo registrare venti massimi sostenuti a 85 km/h con raffiche più elevate. Philippe si muove verso Ovest-Nord/Ovest a 11 km/h. Si prevede che la tempesta alla fine si sposterà verso Nord, nell’Atlantico, dove potrebbe rafforzarsi fino a trasformarsi in un uragano intorno a metà settimana.
La tempesta si è spostata un po’ più a Ovest di quanto inizialmente previsto: l’Istituto caraibico di meteorologia e idrologia ha affermato che Philippe si comporta in modo insolito e imprevedibile nella sua traiettoria. Inizialmente, si prevedeva che avrebbe colpito Porto Rico come una depressione. La tempesta ha costretto la compagnia aerea regionale LIAT, con sede ad Antigua, a cancellare diversi voli e ha spinto i funzionari ad annunciare la chiusura delle scuole martedì nei territori caraibici francesi di St. Martin e St. Barts. Si prevede al momento che Philippe si sposti verso Nord-Nord/Ovest entro la fine di martedì e poi verso Nord mercoledì in acque aperte. Le precipitazioni previste fino a martedì sono da 10 a 15 cm per Antigua e Barbuda e da da 5 a 10 cm per il resto delle Isole Sottovento, ha riferito il National Hurricane Center statunitense.
Forti piogge generate da Philippe potrebbero anche produrre inondazioni improvvise isolate o sparse su Antigua e Barbuda fino a martedì, secondo l’avviso. Le autorità dell’isola caraibica francese di Guadalupa hanno avvertito sulla possibilità di piogge abbondanti a partire da lunedì pomeriggio, con accumuli fino a 10 cm in alcune aree. Secondo gli esperti, un forte wind shear dovrebbe impedire a Philippe di rafforzarsi nei prossimi giorni, ma le condizioni stanno cambiando, e ciò potrebbe consentirgli di diventare un uragano nel corso della settimana.