Dopo diversi terremoti che hanno scosso i Campi Flegrei, tra cui un sisma magnitudo 4 avvenuto nella tarda serata di domenica, ma anche a seguito degli eventi tellurici che hanno messo in ginocchio Marocco, Turchia e Siria, c’è stato anche chi ha avanzato la possibilità che il cambiamento climatico possa influire sull’intensità e frequenza dei terremoti.
A smentire senza mezzi termini è stato il prof. Giuliano Panza, già professore di sismologia all’Università di Triste: “Se ne sono dette tante: forse qualcuno meriterebbe un trattamento sanitario obbligatorio quando fa affermazioni di questo tipo. Ci sono dei fatti: variazioni di lungo periodo nelle zone montuose possono portare a riduzione o aumento del carico dei ghiacciai e questo può variare il tasso di sismicità della zona ma non aumentano il rischio, anticipano o ritardano l’evento a seconda che il ghiaccio si sciolga o meno: tutto qua,” ha dichiarato l’esperto a ByoBlu.
“La Terra non sta scoppiando,” sottolinea Panza. “Quando questi eventi sismici riguardano zone popolate c’è più riscontro e più sensibilità“. Quello che è stato registrato a Campi Flegrei “non è detto che sia il massimo, ma certamente non può verificarsi un terremoto di oltre 5.0, anche se una scossa del genere in un territorio come quello non è uno scherzo“.