E’ balzato ad oltre 2mila morti il bilancio, ancora provvisorio, della serie di forti scosse di terremoto, di cui 2 magnitudo 6.3, che ieri hanno colpito la provincia occidentale di Herat, in Afghanistan. Il Ministero dell’emergenze ha riportato 2.053 vittime, 9.240 feriti, 1.329 case danneggiate o distrutte. È uno dei terremoti più mortali a colpire il Paese negli ultimi 2 decenni.
Le Nazioni Unite hanno fornito una cifra preliminare di 320 morti, ma in seguito è stato precisato che la cifra era ancora in fase di verifica. Le autorità locali hanno stimato in 100 i morti e 500 i feriti, secondo lo stesso aggiornamento dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari.
Il portavoce dell’autorità per i disastri, Mohammad Abdullah Jan, ha affermato che 4 villaggi nel distretto di Zenda Jan nella provincia di Herat hanno subito i danni maggiori. Secondo quanto riportato dai media locali, il terremoto è stato avvertito anche nelle vicine province afghane di Farah e Badghis.