Terremoto in Veneto: la scheda con gli effetti macrosismici

Ecco la scheda con gli effetti macrosismici della scossa di terremoto magnitudo 4.2 con epicentro a Ceneselli, in Veneto
MeteoWeb

Un terremoto di magnitudo 4.2 ha scosso la Pianura Padana alle 15:45 di oggi, mercoledì 25 ottobre. La scossa è stata avvertita in moltissimi comuni vicino all’epicentro, individuato a Ceneselli, nel Rodigino, ma anche in grandi città in altre regioni, come Bologna, Modena, Ferrara e Trieste. Grazie al prezioso lavoro di Giovanni Falcicchia, pubblichiamo la scheda con gli effetti macrosismici della scossa magnitudo 4.2.

Data 25/10/2023                    Ora 15:45:36

Latitudine 45.02°                    Longitudine 11.38°

Magnitudo 4.2                         Profondità 9 Km

La presente scheda elenca gli effetti macrosismici stimati secondo un modello che utilizza i dati qui esposti. Gli effetti macrosismici rilevati, in una qualsiasi località, possono variare di uno o due livelli, in più o in meno, a seconda della conformazione geologica del territorio o di peculiari caratteristiche costruttive delle abitazioni. Escluso indicazioni diverse, la percettibilità del sisma è intesa in orario diurno. L’accelerazione di picco al suolo: PGA è espressa in cm/s².

  1. B. La numerazione e la terminologia utilizzate non equivalgono a quelle riportate in altre scale sismiche.

Città e territori a una distanza inferiore a 11 Km dall’epicentro:

Ceneselli, Sermide, Castelmassa, Trecenta, Castelnuovo, Bergantino, Giacciano, Ficarolo, Felonica

5    –    Scossa considerevole          20 < PGA < 50            

All’interno degli edifici, tutti avvertono il terremoto e, talvolta, anche il notevole rombo che lo precede; in molti percepiscono la scossa all’aperto. La sollecitazione sismica è di ragguardevole intensità e sveglia numerose persone. Vasellame e suppellettili vibrano sonoramente. Alcuni oggetti poco stabili e sviluppati in altezza, come bottiglie e candelabri, cadono. I lampadari compiono oscillazioni molto ampie. Le porte e le finestre si aprono e si chiudono. La scossa mette spavento e la gente si riversa per strada. Le case e i monumenti, più deboli e maltenuti, subiscono lievi danni superficiali: sottili crepe nell’intonaco, vetri lesionati, caduta di calcinacci. Moltissime le segnalazioni del sisma provenienti dal territorio.

Città e territori a una distanza compresa tra 11 Km e 23 Km dall’epicentro:

Legnago, Bondeno, Occhiobello, Lendinara, Badia Polesine, Villa Bartolomea, Fiesso, Castagnaro

4    –    Scossa moderata                 10 < PGA < 20

All’interno delle abitazioni, quasi tutti avvertono la scossa. La vibrazione sismica è piuttosto intensa e sveglia diverse persone. I lampadari compiono ampie oscillazioni. Il tremolio di finestre e suppellettili risuona con insistenza nelle case; alcuni oggetti vengono spostati. La gente è intimorita; in molti escono dagli edifici. All’aperto, un discreto numero di persone percepisce distintamente il movimento tellurico e il chiaro rombo che lo precede. Le costruzioni non subiscono danni evidenti. Numerose le segnalazioni del sisma provenienti dal territorio.

Città e territori a una distanza compresa tra 23 Km e 39 Km dall’epicentro:

Ferrara, Rovigo, Monselice, Montagnana, Copparo, Mirandola, Cento, Bentivoglio, Este, Cerea

3    –    Scossa leggera                     5 < PGA < 10

Ai piani superiori e intermedi degli edifici, molte persone avvertono una debole vibrazione. I lampadari oscillano visibilmente; si sente lo scampanellio di cristalleria e vasellame e chi dorme, potrebbe essere svegliato. Qualcuno, messo in allarme da tali effetti, per sicurezza, esce all’aperto. All’esterno delle abitazioni, solo in pochi percepiscono il terremoto; alcuni di loro, con un certo anticipo, sentono un cupo rumore a bassa frequenza. Dal territorio giungono diverse segnalazioni dell’evento.

Città e territori a una distanza compresa tra 39 Km e 66 Km dall’epicentro:

Bologna, Verona, Padova, Modena, Vicenza, Mantova, Carpi, Abano Terme, Codigoro, Argenta

2    –    Scossa lieve                           2 < PGA < 5

Un discreto numero di persone, ai piani superiori degli edifici, avverte un tremore di modesta entità. I lampadari compiono oscillazioni di piccola ampiezza; si ode un sommesso tintinnio di vetri e ceramiche. Tali effetti destano una certa preoccupazione in chi li percepisce. All’aperto, quasi nessuno avverte il sisma. Dal territorio giungono poche segnalazioni; in qualche caso isolato, esse riferiscono di un’indistinta, greve sonorità che precede il terremoto.

Città e territori a una distanza compresa tra 66 Km e 110 Km dall’epicentro:

Venezia, Brescia, Parma, Reggio Emilia, Ravenna, Treviso, Forlì, Imola, Faenza, Sassuolo, Schio

1    –    Scossa tenue                         1 < PGA < 2

Ai piani superiori degli edifici, poche persone in condizioni di quiete, avvertono un tremore leggerissimo. I lampadari sono smossi dalla loro posizione di equilibrio; tali effetti mettono in apprensione chi li percepisce. All’aperto, nessuno avverte il terremoto. Nella regione, il rombo sismico non è udibile. Dal territorio giungono pochissime segnalazioni del sisma.

Territori a una distanza superiore a 110 Km dall’epicentro.

0    –    Scossa impercettibile          PGA < 1

Scossa generalmente non percepita dalla popolazione. Solo agli ultimi piani delle costruzioni più alte, un esiguo numero di persone, in condizioni di perfetta quiete, potrebbe avvertire un’oscillazione lievissima, senza necessariamente associarla ad un evento tellurico. Tramite Internet giungono isolate e sporadiche segnalazioni del sisma.

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