Alluvione Emilia Romagna, Meloni: “assunto misure eccezionali immediate, nessun ritardo dal governo”

Il Premier Meloni al question time al Senato: “sull’alluvione in Emilia Romagna ritardi dalla Regione, non dal governo”
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Sull’alluvione dell’Emilia Romagnanon c’è nessuna promessa mancata, almeno da parte del governo, mentre è la Regione ad essere in ritardo, ha detto il Premier Giorgia Meloni durante il question time al Senato, rispondendo ad una interrogazione di Peppe De Cristofaro (Avs). “Il governo ha assunto, all’indomani dell’alluvione in Emilia Romagna, misure eccezionali immediate che vale la pena di ricordare”, ha aggiunto. “Con il decreto 61 abbiamo prima stanziato quasi 1,8 miliardi per la tenuta del sistema produttivo e i livelli occupazionali; con il decreto 88 abbiamo stanziato altri 2,5 miliardi per la ricostruzione pubblica, oltre 120 milioni per i primi contributi alla ricostruzione privata e 100 milioni per le imprese. A queste risorse si sono aggiunti altri 149 milioni con successivo provvedimento”, elenca Meloni.

Che prosegue: “con il lavoro del Commissario Figliuolo, dei 2,5 miliardi stanziati per la ricostruzione pubblica con il decreto 88, è già stata messa a disposizione degli enti locali una somma pari a 1,445 miliardi, tra interventi per somme urgenze, messa in sicurezza idraulica e infrastrutturazione varie. A queste risorse se ne aggiungono altre, non inferiori al miliardo, già nella disponibilità del Commissario. Sono stati poi già erogati 100 milioni alle famiglie per il sostegno immediato e il contributo di auto sistemazione – continua -; 60mila giornate di cassa integrazione; 200 milioni per i lavoratori autonomi; altri 600 milioni sono già nella disponibilità del Commissario. Ai 4,5 miliardi di euro stanziati con i decreti 61 e 88, si aggiungeranno altri 700 milioni di credito d’imposta previsti dalla manovra e poi le risorse messe a disposizione dei vari Ministeri, tra cui gli oltre 150 milioni di euro del Masaf per ripagare i danni del settore agricolo”.

Quindi – ha concluso – non c’è nessuna promessa mancata e nessuna distrazione, almeno da parte del governo. Mi consenta di segnalare sommessamente che la piattaforma Sfinge di competenza dell’Emilia Romagna, lo strumento per presentare domande risarcimento, è operativa solo dal 15 settembre scorso, due mesi dopo – due mesi dopo! – l’ordinanza del Commissario. E lei sa che senza l’operatività della piattaforma è impossibile la quantificazione precisa dei danni e del fabbisogno finanziario. Aggiungo che il governo sta ancora aspettando dalla regione la ricognizione delle criticità esistenti prima dell’alluvione e delle opere realizzate per mettere in sicurezza“. Insomma, “il governo ha agito col massimo sforzo, senza polemiche e guardando ai bisogni dei cittadini e non al colore politico dell’interlocutore istituzionale, ma mi rendo conto che questo non è un costume diffuso”, ha concluso Meloni.

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