Spettacolo eccezionale questa sera in Italia: una splendida aurora boreale ha colorato il cielo dell’Europa centro-settentrionale, regalando scenari mozzafiato anche nel nostro Paese. Immagini spettacolari arrivano da tutto il Centro-Nord dell’Italia, e persino dalla Puglia: si tratta di un evento rarissimo a queste latitudini! L’evento ha avuto massima visibilità tra le 18 e le 19. Le foto della gallery scorrevole in alto mostrano il cielo con una sfumatura rossastra o viola, da località delle Alpi, ma anche dal Veneto, dall’Emilia Romagna o dalle Marche. L’aurora è stata avvistata anche a Palidoro, frazione del comune di Fiumicino (Roma): è stata immortalata da Giuseppe Conzo del Gruppo Astrofili Palidoro. Avvistamenti sono stati segnalati anche in Austria, Romania e Slovenia.
L’aurora boreale era stata visibile in Italia già il 25 settembre, quando aveva tinto di rosso i cieli di Lombardia e Alto Adige.
Cosa ha scatenato l’evento
Ma cosa ha creato questo spettacolo tanto eccezionale quanto mozzafiato? Il fenomeno delle aurore polari è legato alle tempeste geomagnetiche. Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto. Quando avviene questo “impatto”, la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni.
Alcune delle più grandi tempeste geomagnetiche della storia documentata sono state probabilmente causate da CME cannibali, che sono espulsioni di massa coronale veloci che spazzano via le CME più lente di fronte a loro. Responsabile dello straordinario evento di questa sera è un’espulsione di massa coronale scagliata nello spazio da una complessa eruzione di filamenti magnetici che serpeggiavano attraverso l’emisfero settentrionale del Sole. Un modello NASA aveva suggerito il suo possibile impatto proprio nel pomeriggio di oggi, con la possibilità che si sommasse all’impatto di due CME precedenti.
Il colore dell’aurora
Le aurore vengono create quando le particelle ad alta energia provenienti dalle CME o dal vento solare bypassano lo scudo magnetico terrestre, o magnetosfera, e surriscaldano le molecole di gas nell’alta atmosfera. Le molecole eccitate rilasciano energia sotto forma di luce e il colore di quella luce dipende da quale elemento viene eccitato. I due colori più comuni dell’aurora sono il rosso e il verde, entrambi emessi dalle molecole di ossigeno a diverse altitudini (le aurore rosse sono prodotte ad altitudini più elevate rispetto alle loro varianti verdi). Quando però le particelle solari penetrano in profondità nell’atmosfera, possono anche innescare rare aurore rosa quando eccitano le molecole di azoto.
Teoricamente, sia le molecole di ossigeno che quelle di azoto possono emettere lunghezze d’onda arancioni in condizioni specifiche. Tuttavia, anche quando ciò accade, l’arancione viene sopraffatto dagli altri colori emessi dalle molecole che lo circondano, rendendo praticamente impossibile vedere queste lunghezze d’onda, spiega Spaceweather.com.