Buongiorno e Buon 1° Novembre 2024: le IMMAGINI più belle per il buongiorno, proverbi e curiosità

E' iniziato Novembre: ecco le immagini più belle per il "Buongiorno", tante curiosità, detti e proverbi famosi
buongiorno buon 1 novembre
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Ottobre è archiviato ed è iniziato Novembre: per l’occasione proponiamo (in alto) tante immagini per augurare il “Buongiorno” e un “Buon 1° Novembre“. Di seguito tante curiosità sul mese appena iniziato e tanti proverbi famosi.

Buongiorno e Buon 1° Novembre! Da cosa deriva il nome del mese?

Fino al 46 a.C. nell’antica Roma vigeva il calendario romano, che divideva l’anno in dodici mesi, ma con numero di giorni diverso. La differenza rispetto al calendario attuale è che l’anno iniziava il 1° marzo, due mesi dopo rispetto ad oggi e novembre era quindi il nono mese dell’anno. Da qui il nome. Settembre era il settimo mese dell’anno, ottobre l’ottavo e dicembre il decimo. Inizialmente il mese di luglio era chiamato Quintilis (quinto mese) ed agosto Sextilis (sesto mese). La riforma del calendario, promulgata da Giulio Cesare ed introdotta nel 46 a.C. introdusse il nome “luglio” in suo onore, e agosto invece deriva il suo nome da Ottaviano Augusto. 

Il calendario in uso oggi nei paesi occidentali è il calendario gregoriano, introdotto nel 1582.

Buon 1° Novembre! L’autunno entra nel vivo: ecco proverbi e curiosità

Tra le feste autunnali più famose ricordiamo: la festa dei nonni e ricordo degli Angeli Custodi (entrambe cadono il 2 ottobre); Oktoberfest (festa della birra); Halloween, Ognissanti e Commemorazione dei defunti (dal 31 ottobre al 2 novembre); notte dei falò (5 novembre) in ricordo della congiura delle polveri, la famosa estate di San Martino (11 novembre); il giorno del Ringraziamento, l’Immacolata Concezione.

L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino” recita un proverbio popolare a sfondo religioso ma anche laico, diffusosi in molte zone d’Italia. Per estate di San Martino si intende un eventuale periodo autunnale in cui, dopo il primo freddo, si verificano, spesso, condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore.
Il nome troverebbe le sue origini nella tradizione del mantello, secondo la quale Martino di Tours, nel vedere un mendicante seminudo patire il freddo durante un acquazzone, gli donò metà mantello, regalando l’altra parte ad un altro mendicante incontrato poco dopo. Subito in cielo spuntò il sole e la temperatura divenne più mite.

Quasi ogni anno, il giorno di San Martino è una bella giornata di sole ma ciò per ragioni meteo-climatiche più che per credenze popolari. Molti esperti concordano sul fatto che la particolare fase di tempo stabile è quasi sempre esistita: analisi effettuate su mappe bariche dell’ultimo trentennio hanno mostrato che, in questo periodo, sembra avvenire ciclicamente l’espansione dell’anticiclone dalla Spagna verso tutto il Mediterraneo, portando condizioni di alta pressione, alte temperature e bel tempo, proteggendo dalle perturbazioni la maggior parte dell’Europa centrale e occidentale.

San Martino di Tours, ricordato l’11 novembre, è il protettore di albergatori, cavalieri, fabbricanti di maioliche, fanti, forestieri, mendicanti, militari, oche, osti, sarti, sinistrati, vendemmiatori e viticoltori.

Tanti i proverbi a lui dedicati. In Italia, in Abruzzo, si dice: “Ce sta lu Sante Martino” quando in una casa non mancano le provviste; mentre in Romagna: “Per Sa Marten vi s’imbariega grend e znèn” (Per San Martino si ubriaca il grande e il piccino”. “Per San Martino si spilla il botticino”; “Per San Martino cadono le foglie e si spilla il vino”; ”Per San Martino ogni mosto diventa vino”.
Tra i proverbi legati al meteo: “Se il dì di San Martino il sole va in bisacca, vendi il pane e tieniti la vacca. Se il sole va invece giù sereno, vendi la vacca perché è poco il fieno” che, tradotto, significa: “Se all’ora del tramonto dell’11 novembre ci sono le nuvole che coprono il sole, si può sperare in un buon raccolto di fieno e di grano e ci sarà il pane da vendere e una vacca grassa, ma se tramonta in un bel cielo sereno, non ci sarà abbastanza fieno per gli animali e sarebbe meglio venderli” Si diceva che, chi seminava dopo questa data, avrebbe avuto un raccolto misero: “Per San Martino la sementa del poverino”. Chi desiderava avere una vendemmia fruttuosa, doveva sbrigarsi anche a potare e a preparare il terreno attorno alla vite. Un noto proverbio, infatti, dice: “Chi vuol far buon vino, zappi e poti nei giorni di San Martino”.
Questo è il momento ideale anche per altre coltivazioni, ad esempio per le fave e per il lino, almeno nelle zone più calde, come la Sicilia, dove si dice infatti che: “A San Martinu, favi e linu”.
In Italia, fino al secolo scorso, l’11 novembre cominciavano le attività dei tribunali, delle scuole, si tenevano elezioni e, in alcune zone, scadevano i contratti agricoli e e di affitto. Tuttora in molte zone si dice “far San Martino” all’atto di traslocare e sgomberare.

Infine ecco alcune curiosità scientifiche e storiche

  • Scoperta di Einstein: il 25 novembre 1915, Albert Einstein presentò la sua teoria della relatività generale alle equazioni di campo di Einstein all’Accademia delle Scienze Prussiane, rivoluzionando la nostra comprensione della gravità;
  • Muro di Berlino: l’8 novembre 1989, l’apertura del Muro di Berlino segnò un importante punto di svolta nella storia, aprendo la strada alla riunificazione della Germania;
  • Rivoluzione d’ottobre: nella data del 7 novembre secondo il calendario giuliano (25 ottobre secondo il calendario gregoriano), ebbe inizio la Rivoluzione d’Ottobre in Russia nel 1917, portando al potere i bolscevichi e alla creazione dell’Unione Sovietica;
  • Armistizio della I Guerra Mondiale: l’11 novembre 1918, fu firmato l’armistizio che pose fine alla Prima Guerra Mondiale, noto come l’Armistizio di Compiègne;
  • Giorno dei Veterani: in molte nazioni, il 11 novembre è osservato come il Giorno dei Veterani o il Remembrance Day per onorare i veterani militari e ricordare coloro che hanno perso la vita in guerra.
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