Da metà ottobre, non si sono registrate deformazioni del suolo significative nell’area dei Campi Flegrei maggiormente interessata dal fenomeno del bradisismo. È quanto viene riportato nel bollettino settimanale sui Campi Flegrei pubblicato dall’Osservatorio Vesuviano, sede napoletana dell’INGV. Nella settimana dal 30 ottobre al 5 novembre, nei Campi Flegrei sono stati localizzati 20 terremoti, con magnitudo massima 1.7 (±0.3).
Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, da gennaio al 20 settembre 2023, il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 15±3mm/mese. Nell’intervallo 21-23 settembre si è registrato un incremento del sollevamento del suolo con valori massimi di circa 10±2mm alla stazione GNSS di RITE. Successivamente e fino alla metà di ottobre circa, le velocità del sollevamento sono ritornate ai valori precedenti registrati nel 2023, mentre dalla metà di ottobre non si registrano deformazioni del suolo significative.
Non si segnalano variazioni significative neanche dei parametri geochimici monitorati nel periodo di riferimento rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli ha mostrato un valore medio di circa 95°C, temperatura di condensazione del fluido fumarolico. Nella polla di Pisciarelli il livello del liquido è risalito nel mese di ottobre in concomitanza con le precipitazioni meteoriche.
“Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine“, si legge nel bollettino.