Sui Campi Flegrei “resta l’allerta gialla“, lo scatto a quella arancione “non è all’orizzonte”. Lo chiarisce il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi che ha visto attorno al tavolo tutti i sindaci dell’area interessata e gli esperti, riuniti in “un confronto sereno, costruttivo e responsabile”. “Questo punto stampa – dice il Ministro – è per evitare di alimentare una linea di comunicazione dalla quale emerge una interpretazione non corretta” della situazione. “La Commissione grandi rischi – prosegue – è chiamata per affrontare” e tirare le fila di quel che accade nell’area interessata e “dichiara di mantenere l’allerta gialla“, pur intensificando le “esercitazioni sui luoghi interessati“. Gli esperti, nello specifico, sostengono “che il sisma si stia evolvendo, ma in questo momento l’allerta gialla è ampiamente confermata. Non c’è allarme, va detto in maniera chiara”. “C’è omogeneità di linguaggio tra la Commissione grandi rischi e INGV. Spesso gli equivoci nascono da considerazioni tecniche”.
Detto ciò, chiarisce Musumeci, “il mondo scientifico purtroppo non ha certezza assoluta di fronte a eventi della natura”. “La zona è ballerina, ma siamo relativamente tranquilli”, perché “possiamo tenere sotto controllo quel territorio in tutte le sue manifestazioni”.
Il Ministro ha ricordato che, “accanto alle scosse sismiche, ogni giorno emergono migliaia di tonnellate di gas CO2, per questo serve un più attento monitoraggio da parte dell’Arpa, attualmente non c’è sollevamento del terreno, non c’è terremoto. Oggi siamo contenti di apprendere che non c’è un fenomeno di sollevamento, stiamo lavorando con l’impegno di intensificare le esercitazioni di Protezione Civile, continueremo a vederci, a confrontarci. Stiamo relativamente tranquilli, continueremo a fare quello che è previsto. Dal 2019, il rischio di sollevamento si è più che raddoppiato ma questo non comporta una condizione di allarme. Va detto in maniera chiara“, ha affermato Musumeci.
“Nell’ultima settimana abbiamo assistito a un rallentamento del sollevamento del terreno, anche se è difficile pensare che non riprenda a sollevarsi nei prossimi mesi”, ha spiegato Carlo Doglioni, Presidente INGV, nel punto stampa a margine dell’incontro con i sindaci dell’area interessata dal bradisismo nei Campi Flegrei.
Definita la zona rossa per il rischio bradisismo
“Abbiamo definito la zona rossa legata al rischio bradisismo“. Il decreto emanato il mese scorso “prevedeva la sua definizione, da non confondere con la zona rossa legata al rischio vulcanico che esiste già da diversi anni”. La nuova zona rossa legata al bradisismo “è stata determinata su parametri fisici”, e si estende lungo un’area che interessa “85mila persone e 15mila edifici”, il perimetro comprende in “parte Pozzuoli, in parte Napoli e in parte la città metropolitana di Napoli. L’area è stata definita in base a un sollevamento del suolo di 10cm in 8 anni”, ha detto ancora Musumeci.
Musumeci: “il 27 novembre pronto il Piano comunicazione”
“Il piano di comunicazione destinato a chi vive in quei territori sarà pronto il prossimo 27 novembre. Il piano deve coinvolgere la popolazione scolastica. Alla Regione Campania è affidato il compito di redigere il piano”, ha spiegato Musumeci.
Campi Flegrei, sindaci soddisfatti: “no ad allarmismi ingiustificati”
“È la notizia più importante: i Campi Flegrei restano in stato d’allerta gialla. Abbiamo chiesto e ottenuto che, da Palazzo Chigi, giungesse un chiarimento forte. Il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha affermato che resta l’allerta gialla. Nessun cambiamento: così come ribadito ufficialmente anche dalla Commissione Grandi Rischi, dall’INGV e dall’Osservatorio Vesuviano. Giallo, non altro“. Lo afferma il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, che al pari dei suoi colleghi flegrei è soddisfatto dell’esito dell’incontro romano. “La comunità scientifica – prosegue il sindaco – ha anche evidenziato che gli sciami sismici e l’innalzamento del suolo sono in diminuzione nelle ultime settimane. Torniamo da Roma con un quadro chiaro. Certo. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Ma si devono evitare allarmismi ingiustificati che lasciano la comunità nel panico. Una popolazione di 500.000 persone. È necessario prestare grande attenzione alle parole. Perché un messaggio sbagliato può creare danni enormi. Soprattutto in un territorio a vocazione turistica come il nostro. Adesso si continui a lavorare per attuare quanto previsto dal decreto legge. Bisogna far partire i lavori per realizzare le vie di fuga, avviare lo studio della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici e privati, continuare il monitoraggio ed avviare azioni di prevenzione”.
Sulla stessa falsariga il commento del sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni: “non ci sarà nessun passaggio in arancione, dobbiamo accelerare sul decreto e convivere con il fenomeno del bradisismo. Dobbiamo lavorare tutti per migliorare le attività di prevenzione, dobbiamo fare più esercitazioni e migliorare la comunicazione tra istituzioni e cittadini. Continueremo ad ascoltare con rispetto il mondo scientifico, non bisogna mai allarmarsi, occorre essere consapevoli del fatto di vivere su un territorio che ci espone a alcuni rischi naturali: il che non significa che il rischio sia imminente, potrebbe non verificarsi mai, ma noi che amministriamo abbiamo il dovere di prepararci”, conclude Manzoni.
Anche il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, sottolinea che “occorrerà lavorare tantissimo sulla prevenzione, così come previsto dal decreto sul quale c’è bisogno di accelerare, e imparare a convivere con il fenomeno del bradisismo. Ma fughiamo i dubbi: non ci sarà nessuna zona arancione. C’è bisogno invece di un grande sforzo collettivo: più esercitazioni e più comunicazione tra istituzioni e cittadini, evitando inutili allarmismi. Questo territorio ci espone a dei rischi che sono naturali e prevenire, prepararsi, è l’unica strada possibile”.