Tre degli 11 attivisti di Ultima generazione che questa mattina hanno bloccato la tangenziale di Bologna sono stati arrestati con le accuse di violenza privata aggravata e interruzione di pubblico servizio. Domani, alle 10, si svolgerà in Tribunale la direttissima, mentre il movimento ambientalista si riunirà davanti al palazzo di giustizia per un sit-in di protesta. Gli altri 8 sono stati denunciati a vario titolo per interruzione di pubblico servizio, violenza privata, manifestazione non autorizzata, attentato alla sicurezza dei trasporti, danneggiamento in concorso e istigazione a delinquere.
Due dei tre attivisti di Ultima Generazione, arrestati per il blocco in tangenziale di questa mattina, si erano cosparsi le mani con del cemento a presa rapida in modo da rimanere bloccati sull’asfalto e si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118 per liberarli. L’arresto per violenza privata aggravata – oltre all’accusa di interruzione di pubblico servizio aggravata – sarebbe dovuto al fatto che i tre attivisti bloccando la tangenziale hanno messo a rischio la loro incolumità e quella degli automobilisti. Inoltre i tre, secondo la Questura, sono ritenuti i promotori dell’azione di protesta e hanno preso parte ad azioni simili in passato. Tutti e undici gli attivisti sono stati anche sanzionati per blocco stradale.