Ben 3 o forse addirittura 4 espulsioni di massa coronale (CME) si stanno dirigendo verso la Terra a seguito di una serie di esplosioni sul Sole questa settimana (immagini di seguito): è quanto riporta il sito specializzato SpaceWeather.com, stimando anche l’arrivo previsto: dal 30 novembre al 1° dicembre. La più grande delle CME, lanciata nello Spazio il 28 novembre, potrebbe spazzare via alcune delle precedenti, minori, già in viaggio verso il nostro pianeta, formando una “CME cannibale” in grado di innescare forti tempeste geomagnetiche classe G3, con aurore alle medie latitudini, riporta SpaceWeather.com, a cura dell’astrofisico Tony Phillips.
*** AGGIORNAMENTO ***
La macchia solare AR3500 è esplosa ieri, 28 novembre, alle 20:50 ora italiana, producendo un brillamento solare di classe M9.8 (solo pochi punti percentuali sotto la categoria X). Un impulso di radiazioni ultraviolette estreme ha oscurato le comunicazioni radio a onde corte marittimi e gli operatori radioamatori potrebbero aver notato una perdita di segnale a frequenze inferiori a ~ 20 MHz per un’ora dopo l’incendio, spiega l’astrofisico Tony Phillips.
Di maggiore interesse è la CME prodotta, scagliata direttamente verso la Terra: è propria questa nube di plasma che potrebbe spazzare le CME più lente che la precedono nella nostra direzione. Come detto, se così fosse, potrebbe formare una “CME cannibale” in grado di provocare una forte tempesta geomagnetica classe G3.
Cos’è una CME cannibale
Le CME cannibali sono espulsioni di massa coronale veloci che spazzano via le CME più lente di fronte a loro. Il miscuglio di CME risultante contiene forti campi magnetici e plasmi compressi che possono scatenare tempeste geomagnetiche. Alcune delle più grandi tempeste geomagnetiche della storia documentata sono state probabilmente causate da CME cannibali.
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.