Eruzione Etna, il pennacchio di anidride solforosa ha raggiunto la Turchia

Il giorno dopo il parossismo, il satellite Sentinel-2 ha immortalato il Cratere di Sud-Est dell'Etna, con diverse colate laviche insieme ad alcune emissioni di cenere e gas
MeteoWeb

Il 12 novembre, l’Etna ha dato origine al terzo parossismo del 2023, con fontale di lava, boati e ricadute di cenere su alcune località vicine. Se per noi sulla Terra lo spettacolo è stato in parte oscurato dalla presenza di nubi basse, una vista privilegiata l’hanno avuta i satelliti. Il satellite Sentinel-2 del programma europeo Copernicus ha immortalato il vulcano dallo spazio il giorno dopo il parossismo: l’immagine in fondo all’articolo mostra il Cratere di Sud-Est, con diverse colate laviche insieme ad alcune emissioni di cenere e gas.

Il giorno dopo l’eruzione, il satellite Sentinel-5P di Copernicus ha rilevato il lungo pennacchio di anidride solforosa (SO2) prodotto dall’Etna che ha raggiunto persino la Turchia. Visibile anche un debole segnale di SO2 dal vulcano stesso.

etna 13 novembre 2023

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