L’Estate di San Martino sta per arrivare: tra meteo e tradizione, ecco i detti e proverbi più famosi

"L’Estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino" recita un proverbio popolare
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Si avvicina l’Estate di San Martino, una breve parentesi di circa 3 giorni che di solito si verifica nella prima metà di novembre, spesso a seguito di un periodo di maltempo. Dal punto di vista meteorologico, l’Estate di San Martino rappresenta un periodo piacevolmente mite che fa seguito a una fase burrascosa tipicamente autunnale. Un proverbio popolare afferma che “l’Estate di San Martino dura tre giorni e un pochino“, ma quest’anno si prospetta una novità. Nonostante il santo si celebri oggi, questo fine settimana non avrà i connotati tipici prospettati dal proverbio: sarà all’inizio della prossima settimana, in particolare tra lunedì 13 e mercoledì 15 novembre, che si prospetta una fase più stabile, grazie a un’area anticiclonica in arrivo. Ciò dovrebbe portare a giornate assolate e a valori termici che supereranno nuovamente la media stagionale.

Cos’è l’Estate di San Martino?

L’Estate di San Martino è un periodo autunnale che si verifica nell’emisfero boreale, solitamente intorno all’11 novembre, giorno in cui si celebra San Martino, vescovo di Tours. Si tratta di un periodo di bel tempo e relativo tepore, che si verifica dopo i primi periodi freddi dell’autunno. In termini meteorologici, l’Estate di San Martino è caratterizzata da un aumento delle temperature, che possono superare anche di 5-10°C le medie stagionali. Inoltre, il cielo è solitamente sereno o poco nuvoloso, con una ventilazione debole.

Le cause dell’Estate di San Martino sono ancora oggetto di studio, ma si ritiene che siano legate a una combinazione di fattori, tra cui:

  • La posizione del Sole: in questo periodo dell’anno, il Sole si trova ancora alto nel cielo, anche se inizia a declinare verso l’equatore. Questo favorisce l’irraggiamento solare, che riscalda l’atmosfera;
  • La circolazione atmosferica: in questo periodo dell’anno, le perturbazioni atlantiche iniziano a perdere intensità, lasciando spazio ad una circolazione atmosferica più stabile. Ciò favorisce il bel tempo.

L’Estate di San Martino ha anche un significato culturale e tradizionale. In molte regioni italiane, questo periodo è tradizionalmente associato alla vendemmia, alla raccolta delle castagne e all’apertura delle botti per il primo assaggio del vino nuovo.

Estate di San Martino: detti e proverbi

Ecco alcuni proverbi sull’£state di San Martino:

  • “L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochinino”. Questo proverbio, diffuso in gran parte dell’Italia, indica che l’estate di San Martino è un periodo di bel tempo e relativo tepore, ma che dura poco;
  • “A San Martino il grano va al mulino”. Questo proverbio indica che l’estate di San Martino è un periodo ideale per la raccolta del grano;
  • “A San Martino ogni mosto è vino”. Questo proverbio indica che l’estate di San Martino è un periodo ideale per la fermentazione del mosto, che diventa così vino.

Ecco alcuni proverbi sull’estate di San Martino in altre lingue:

  • In francese: “Saint-Martin, beau jour, hiver court” (San Martino, bel giorno, inverno breve);
  • In spagnolo: “San Martín, buen tiempo, invierno tardío” (San Martino, bel tempo, inverno tardivo);
  • In tedesco: “Sankt Martin, der Winter ist nicht mehr weit” (San Martino, l’inverno non è più lontano);
  • In inglese: “St. Martin’s summer, a little sunshine and a lot of rain” (l’estate di San Martino, un po’ di sole e molta pioggia)

Questi proverbi sono basati sull’osservazione dei fenomeni meteorologici che si verificano in questo periodo dell’anno. L’Estate di San Martino è un periodo di transizione tra l’estate e l’inverno, e le condizioni meteorologiche possono variare notevolmente da regione a regione.

Chi è San Martino di Tours?

San Martino di Tours è un santo cristiano, nato in Pannonia (l’attuale Ungheria) nel 316 e morto a Tours (Francia) nel 397. È considerato uno dei santi più importanti del Medioevo, ed è venerato in tutta la Chiesa cattolica. Martino nacque da una famiglia pagana, ma si convertì al cristianesimo durante il suo servizio militare nell’esercito romano. Durante una notte d’inverno, mentre era di guardia a Amiens, in Gallia, incontrò un povero mendicante tremante per il freddo. Martino, che era un uomo generoso e compassionevole, tagliò in due il suo mantello militare e ne diede metà al mendicante.

L’episodio del mantello è diventato uno dei più famosi della vita di San Martino, ed è spesso rappresentato nell’arte cristiana. È considerato un simbolo della carità e della compassione, e viene spesso ricordato come un esempio di come anche le piccole azioni di gentilezza possono avere un grande impatto sul mondo.

Martino fu ordinato sacerdote nel 371 e vescovo di Tours nel 372. Durante il suo episcopato, si dedicò alla diffusione del cristianesimo in Gallia, e promosse la pace e la riconciliazione tra le diverse popolazioni del territorio. E’ ricordato l’11 novembre, anniversario della sua morte. In questo giorno, in molte parti del mondo, si celebra la festa di San Martino, che è un’occasione per ricordare la sua vita e la sua testimonianza di fede.

In Italia, la festa di San Martino è particolarmente sentita nelle regioni settentrionali e centrali. L’11 novembre è tradizionalmente associato alla maturazione del vino nuovo, che viene spesso stappato e degustato in compagnia di castagne o caldarroste.

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