L’Etna torna a farsi sentire: forti boati e attività stromboliana dal cratere di Sud-Est

I livelli del tremore dei condotti interni dell'Etna sono in risalita: si prepara un parossismo del vulcano?
  • eruzione etna 10 novembre 2023
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L’Etna torna a farsi sentire. Un’attività stromboliana con emissioni di brandelli di lava incandescente e forti boati nettamente avvertiti in diversi paesi è in corso nel cratere di Sud-Est. Secondo quanto riferito dall’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nelle ultime ore i boati sono stati uditi in diverse località come la frazione di Fornazzo a Milo, da Zafferana Etnea e persino da Riposto. Non è presente al momento emissione di cenere dalla bocca.

I livelli del tremore dei condotti interni, che segnalano la risalita di magna nell’edificio vulcanico, sono in aumento e si attestano su valori medio-alti. L’allerta Vona, il bollettino dell’osservatorio per l’aviazione dell’INGV di Catania sull’Etna, è passata ad arancione da ieri. L’attuale attività eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa non impatta sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

Continua la modesta attività stromboliana al Cratere di Sud-Est dell’Etna, ad un ritmo che gradualmente accelera, e con esplosioni che piano piano diventano più forti. Ma tutto molto, molto piano, molto lentamente, si sta prendendo il tempo questa volta”, ha scritto ieri sui social Boris Behncke, vulcanologo dell’INGV. “Ricordiamo che l’ultimo episodio parossistico, nella notte del 13-14 agosto 2023, è partito improvvisamente, con pochissimo avviso”, ha aggiunto Behncke.

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