L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che “dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, si osserva che continua l’attività stromboliana al cratere di Sud-Est” dell’Etna. “Tale attività, a carattere variabile sia in intensità sia in frequenza delle singole esplosioni, produce delle modeste emissioni di cenere, che in accordo con il modello previsionale, si disperdono rapidamente in direzione Est-Sud/Est e comunque in prossimità dell’area sommitale”.
“L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare un andamento variabile nel tempo, con rapide oscillazioni tra i valori medi ed elevati e sorgenti localizzate nell’area del cratere di Sud Est. Per quanto riguarda l’attività infrasonica, la presenza di vento di forte intensità non ha consentito di effettuare una stima affidabile del tasso di accadimento degli eventi infrasonici e della loro localizzazione. Tuttavia dalla visualizzazione dei sismogrammi, laddove è stato possibile effettuare una valutazione, le sorgenti risultano localizzate nell’area del cratere di Sud-Est. Dall’analisi dei segnali clinometrici, non si evincono deformazioni del suolo significative”, conclude l’INGV.
Il bollettino di allerta del volo emesso dall’osservatorio, il Vona, resta di colore arancione. L’attuale fase eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa al momento non impatta con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.