L’Istituto Europeo di Oncologia apre le porte dello IEO Proton Center stabilendo un primato importante: è il primo IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) del Paese a dotarsi di un proprio centro di Protonterapia per poter offrire a più pazienti italiani questa cura d’avanguardia. Intervenuti all’inaugurazione Guido Bertolaso, Assessore al Welfare della Regione Lombardia, e Beppe Sala, Sindaco di Milano, accanto ai vertici IEO.
“Con l’apertura del Proton Center realizziamo la promessa che facciamo ogni giorno a chi varca la soglia del nostro Istituto: se c’è una valida cura innovativa nel mondo, in IEO è disponibile o presto lo sarà. La terapia con i protoni permette di curare più tumori, compresi alcuni attualmente orfani di cura, e di curare meglio molti di quelli che oggi ricevono la radioterapia tradizionale. Offre infatti più possibilità di cura sia per i tumori sviluppati in organi critici o in sedi difficili da raggiungere, sia per quelli che non rispondono alla radioterapia convenzionale; comporta inoltre meno rischi di tumori indotti dai raggi, meno tossicità durante e dopo il trattamento. La Protonterapia è dunque davvero innovativa, ma allo stesso tempo consolidata, come dimostrano i risultati ottenuti su oltre 200.000 pazienti trattati con protoni nel mondo. La sua diffusione capillare è tuttavia lenta perché un centro protoni richiede investimenti significativi in tecnologie, strutture e risorse umane. Nel mondo ci sono un centinaio di centri di Protonterapia in Giappone, USA ed Europa. Attualmente in Italia esistono due centri protoni, a Pavia e a Trento, oltre a un laboratorio dell’INFN a Catania per melanomi oculari, ma, per quanto eccellenti, queste strutture riescono ad erogare complessivamente non più di 1000 prestazioni all’anno a fronte di una domanda di terapia protonica che, in base alle stime del Ministero della Salute, riguarda 7000 malati oncologici italiani” dichiara Roberto Orecchia, Direttore Scientifico IEO.
“IEO è nato e si è sviluppato per offrire speranza ai pazienti, eccellenza al Paese e visione alla ricerca scientifica. Questi tre pilastri sono la base del patto fra i soci che da trent’anni sostengono IEO, rispettando la sua originaria finalità no-profit. IEO Proton Center materializza questi tre valori e per questo è uno dei più importanti progetti nella storia dello IEO. I soci hanno capito la portata sociale del progetto protoni già nel 2017 e hanno deciso di realizzarlo nel minor tempo possibile. Le scadenze programmate sono state rispettate malgrado il Covid-19, la crisi energetica, e il quadro internazionale che ben conosciamo. Gli investimenti in tecnologie per lo sviluppo della cura e della ricerca non si sono mai fermati. Oggi siamo orgogliosi di annunciare l’apertura di un centro all’avanguardia mondiale e di metterlo a disposizione dei nostri pazienti e della sanità italiana” dichiara Carlo Buora, Vicepresidente IEO.
“Abbiamo dotato IEO Proton Center del più avanzato sistema di Protonterapia a livello internazionale, installato per la prima volta in Italia e per la prima volta trasportato come impianto compatto direttamente all’interno di una struttura costruita appositamente per ospitarlo. È infatti il primo caso di edifico progettato e realizzato su misura per la macchina di Protonterapia, per ottenere la massima efficienza e la massima sostenibilità. Credo che questa idea progettuale innovativa potrà diventare un modello per altri centri che stanno sorgendo in Italia e in Europa. A questo primato si affianca quello di essere il primo Proton Center integrato con un reparto di radioterapia all’interno di un IRCCS oncologico. Questo significa che la Protonterapia andrà ad ampliare l’offerta complessiva di cure IEO e la stretta collaborazione tra tutti i Dipartimenti garantirà ai circa 800 nuovi pazienti che ogni anno potranno accedervi il miglior trattamento terapeutico disponibile per la loro patologia” dichiara Mauro Melis, Amministratore Delegato IEO.
In Italia il Ministero della Salute ha fatto rientrare la Protonterapia fra le cure salvavita nel 2015 e nel 2017 l’ha inserita nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), individuando 10 patologie oncologiche per le quali è considerata appropriata. A seguito del Decreto Tariffe, dal primo gennaio 2024 la Protonterapia entra finalmente tra le prestazioni erogabili dal Sistema Sanitario Nazionale per i cittadini di tutto il territorio italiano.
Nel 2021 l’Istituto Superiore di Sanità ha emesso nuove raccomandazioni per l’uso dei protoni, indicando che i maggiori vantaggi si ottengono nel trattamento di tumori solidi in pazienti pediatrici, tumori localizzati in sedi critiche perché circondati da strutture sensibili, tumori poco responsivi alla radioterapia convenzionale e per i quali è utile un approccio di dose-escalation, oltre che nei casi in cui occorre ridurre la tossicità complessiva dovuta al trattamento di ampi volumi in associazione a chemioterapia concomitante. Si auspica che in futuro, con il fiorire degli studi sull’efficacia della Protonterapia anche in combinazione con altri trattamenti, molti dei quali saranno svolti anche allo IEO, si ampli l’elenco delle prestazioni di Protonterapia garantite dalla sanità pubblica.