di Alessandro Martelli (esperto di sistemi antisismici, già direttore ENEA)
- INTRODUZIONE
La prevenzione sismica è (o, meglio, dovrebbe essere) finalizzata a garantire che le costruzioni (ponti e viadotti, edifici di qualsiasi tipo ed impianti, in particolare nucleari e chimici a Rischio di Incidente Rilevante – RIR) siano in grado di resistere senza danni e di restare pienamente operativi (cosa essenziale, in particolare, per gli edifici strategici, come sono, ad esempio, le scuole e gli ospedali) almeno fino al massimo terremoto ritenuto possibile nella zona in cui esse si trovano. Almeno per gli impianti RIR, poi, in considerazioni delle drammatiche conseguenze che il loro collasso può avere (per l’uomo e per l’ambiente) sono da assumere adeguati margini di sicurezza rispetto al suddetto massimo terremoto ritenuto possibile.
I Riff. [1]÷ [59] si riferiscono, oltre che alle mie pubblicazioni più significative del passato che vertono sugli argomenti da me trattati nel seguito, anche ai miei più recenti articoli su tali argomenti (in particolare, il testo di quest’articolo è una versione estesa di quello di cui al Rif. [59]).
- IL RISCHIO SISMICO
Ricordo, anzitutto, che il rischio sismico di una costruzione risulta, fondamentalmente, dalla combinazione di tre fattori:
- la pericolosità sismica, che definisce, appunto, il massimo terremoto che è ritenuto possibile nella zona nella quale la costruzione è ubicata;
- la vulnerabilità sismica, che definisce la capacità della struttura di resistere a quel terremoto;
- l’esposizione sismica, che descrive l’importanza della struttura:
- anzitutto in termini di quante persone essa ospita;
- poi di quanto strategica essa sia, per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente (anche per evitare, come ho già scritto, gravi conseguenze di un eventuale collasso – si pensi, come ho accennato, agli impianti RIR);
- infine del valore di altri “contenuti”, oltre all’uomo (ad esempio, quello di apparecchiature costose e delicate e di opere d’arte, come nei musei).
- MASSIMI TERREMOTI CHE SI SONO GIÀ VERIFICATI NEL MONDO
Quanto ai massimi terremoti che si sono già verificati al mondo, in tempi storici, quello che risulta esser stato il più violento si verificò a Cañete, nei pressi di Valdivia, a 900 km a sud di Santiago, in Cile, il 22 maggio 1960 (“Grande Terremoto del Cile” o “di Bio Bio” – Fig. 1).
Figura 1 – Effetti del terremoto di Valdivia del 1960
Questo sisma fu di magnitudo M = 9,5, causò direttamente un violentissimo maremoto (con onde alte 25 m, che giunsero fino all’Australia, all’Alaska e ad Hong Kong), ma, assieme al maremoto, provocò “solo” 3.000 vittime, data la bassa densità di popolazione dell’area cilena ove si trovava l’epicentro e dato che molte delle costruzioni cilene della zona erano in legno.
Ben più devastanti furono, all’estero, terremoti di magnitudo inferiore, ma anch’essi violentissimi, come, ad esempio:
- quello di Sumatra del 26 dicembre 2004, di M = 9,0÷9,1 (che provocò direttamente, pure esso, un enorme maremoto e, soprattutto a causa di questo, uccise quasi 000 persone – Fig. 2);
Figura 2 – Effetti del terremoto e del maremoto di Sumatra del 2004
- quello di Tohoku, in Giappone, dell’11 marzo 2011, di M = 8,9÷9,1 (anch’esso seguito da un terribile maremoto, che provocò, nuovamente soprattutto a causa di quest’ultimo, più di 000 vittime, nonché il noto disastro verificatosi nella centrale nucleare di Fukushima – Fig. 3).
Figura 3 – Vista di Tohoku (Giappone) dopo il terremoto ed il maremoto 2011
- I MASSIMI TERREMOTI GIÀ VERIFICATISI IN PASSATO IN ITALIA
Quanto all’Italia, i massimi terremoti noti verificatosi in tempi storici sono di magnitudo molto inferiore, rispetto ai sismi prima citati, che colpirono altri Paesi. Infatti (ricordando che la scala delle magnitudo è logaritmica), essi furono quelli della Val di Noto del 1693, che colpirono quell’area siciliana, con numerose scosse violente, di magnitudo momento massima Mw max = 7,3, fra il 9 e l’11 gennaio dell’anno suddetto (Fig. 4). Anch’essi causarono due maremoti, ma questi non furono innescati direttamente dalle scosse sismiche, bensì da enormi frane sottomarine (causate, queste sì, dai terremoti) nella faglia ibleo-maltese, dove le scosse ebbero l’epicentro (un maremoto può essere innescato direttamente da un terremoto solo se questo è di M > 8,0). Le vittime furono complessivamente almeno 54.000 (ben 16.000 delle quali nella sola Catania, su 20.000 abitanti che allora aveva la città) ed i danni alle costruzioni furono ovunque gravissimi (ad esempio, l’intera città di Noto dovette poi essere ricostruita).
Figura 4 – Antica stampa che illustra le devastazioni provocate dai terremoti della Val di Noto del 1693
I terremoti della Val di Noto sono seguiti, per valore della magnitudo momento, da quelli della Calabria Maridionale del 5 febbraio 1783 (Fig. 5) e di Messina e Reggio Calabria del 28 dicembre 2008 (Fig. 6), ambedue di Mw = 7,1 (per il primo evento solo stimata). Ambedue i sismi furono anch’essi seguiti da violenti maremoti, nuovamente indotti da frane sottomarine causate dalle vibrazioni sismiche (nel 1908, ad esempio, l’epicentro del terremoto fu nei pressi di Reggio Calabria, mentre il maremoto ebbe origine al largo di Taormina. Nel 1783 le vittime furono quasi 31.000, mentre nel 1908 esse furono addirittura quasi 86.000. I danni alle costruzioni provocati da ambedue gli eventi furono nuovamente disastrosi.
Figura 5 – Antica stampa che illustra le devastazioni provocate dal terremoto della Calabria Meridionale del 1783
Figura 6 – Antica stampa che illustra le alte onde del maremoto seguito al terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908
Quindi, è importante notare come, in Italia, il numero delle vittime dei terremoti violenti sia sinora stato molto elevato, nonstante non risultino essersi già verificati terremoti di magnitudo Mw > 7,3, contrariamente a quando è già avvenuto in numerosi altri Paesi.
- L’ULTIMO TERREMOTO VIOLENTO AD AVER COLPITO L’ITALIA
L’ultimo terremoto violento ad aver colpito l’Italia è quello di Norcia del 30 ottobre 2016, di Mw = 6,5, che causò anch’esso gravi danni, anche se, fortunatamente, nessuna vittima (Fig. 7). Esso si verificò nel corso della cosiddetta crisi sismica “del Centro Italia” e seguì all’evento di Amatrice del 24 agosto 2016, di Mw = 6,0 (Fig. 8), che, invece, nonostante il valore della magnitudo non elevatissima, portò alla morte 299 persone. Senza voler far l’“uccello del malaugurio” e senza voler fare impossibili “predizioni” (non “previsioni”), devo notare che, statisticamente parlando, è troppo tempo che, in Italia, non si verifica un terremoto violento.
Figura 7 – L’ospedale di Amatrice, danneggiato dall’omonimo terremoto del 24 agosto 2016
Figura 8 – L’Ospedale di Amatrice distrutto dal terremoto di Norcia del 30 ottobre 2016
- SIAMO PREPARATI AD EVITARE DISASTROSI EFFETTI QUANDO SI VERIFICHERÀ IL PROSSIMO, INEVITABILE, SISMA VIOLENTO?
Ed allora, siamo preparati a evitare disastrosi effetti quando si verificherà, da qualche parte in Italia, il prossimo, inevitabile, terremoto violento?
Abbiamo fatto la necessaria prevenzione sismica?
Purtroppo ritengo proprio di no: infatti, dal 70% all’80% del nostro edificato civile resta sismicamente insicuro, così come lo era 10 anni fa.
E, per quanto riguarda gli impianti chimici RIR presenti nel nostro territorio siamo messi anche peggio. Si pensi, ad esempio:
- al Centro Petrolchimico di Priolo Gargallo (Fig. 9), situato in Sicilia nell’area che fu distrutta dai citati terremoti e dai maremoti del 1693 e che da possibili futuri maremoti è protetto solo da una bassa “scoglierina”;
- al Centro Petrolchimico di Milazzo (Fig. 10), pure siciliano, che deve temere, più del ripetersi del terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908, un importante crollo sottomarino dell’antistante enorme vulcano sommerso Marsili (crollo temuto da noti geologi); esso innescherebbe un violento maremoto, per contrastare il quale nessuna protezione ancora esiste, che protegga sia la città di Milazzo che il Centro suddetto.
Figura 9 – Vista del Centro Petrolchimico di Priolo Gargallo
Figura 10 – Vista del Centro Petrolchimico di Milazzo
- LE MODERNE TECNOLOGIE ANTISISMICHE
Eppure, abbiamo a disposizione, da decenni, moderne tecnologie antisismiche (si vedano un esempio di ciascuna di tali tecnologie nelle Figg. 11÷14):
- sistemi d’isolamento sismico;
- sistemi di dissipazione d’energia;
- dispositivi in leghe a memoria di forma;
- dispositivi oleodinamici di vincolo provvisorio.
L’utilizzazione di tali tecnologie permette di assicurare un’elevatissima protezione sismica a tutte le tipologie di strutture, sia di nuova construzione che esistenti (soggette ad adeguamento sismico).
Figura 11 – Alcuni dei 61 isolatori ad alto smorzamento (High Damping Rubber Bearing o HDRB) che, assieme a 12 isolatori a scorrimento a superficie piana (Sliding Device o SD), proteggono la nuova scuola elementare Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia (Campobasso), costruita dopo il collasso della vecchia scuola durante il terremoto del Molise e della Puglia del 31 ottobre 2002 (che aveva causato la morte di 27 bambini, sui 58 presenti, e di 1 maestra). La nuova scuola fu collaudata in corso d’opera (c.o.) da me e dall’Ing. C. Pasquale nel 2008 (fu la seconda applicazione italiana dell’isolamento sismico ad edifici scolastici od universitari, dopo quella che aveva riguardato 5 edifici del Dipartimento di Matematica e della Facoltà di Agricoltura dell’Università della Basilicata a Potenza, isolati con HDRB nel 1995)
Figura 12 – Vista della “Torre dell’Orologio” del Castello di Gemona, distrutto dalle due scosse del 6 maggio e dell’11 settembre 1976 del terremoto del Friuli (detto localmente “Orcalat”), durante la ricostruzione di detta torre. Essa fu effettuata utilizzando le pietre originarie per le pareti esterne, ma inserendo all’interno della torre un telaio in acciaio, che sostiene i piani e la cella campanaria. Questo telaio è correttamente giuntato rispetto alle pareti esterne (per evitare martellamento durante un terremoto) e contiene controventi con 22 dissipatori sismici ad instabilità impedita (Buckling Restraint Brace o BRAD) per evitare deformazioni laterali significative del telaio durante un terremoto. Terminata la sua ricostruzione, la nuova torre fu da me collaudata in c.o. nel 2015
Figura 13 – Vista, nel 1999, del tetto del transetto e di uno dei due timpani laterali della Basilica Superiore di San Francesco in Assisi, con inseriti fra essi 47 dispositivi in leghe a memoria di forma (Shape Memory Alloy Device o SMAD), per evitare il martellamento fra tali elementi durante un terremoto. La Basilica era stata fortemente danneggiata dalla scossa del 26 settembre 1997 del terremoto Umbro-Marchigiano, con sfondamento di uno dei due timpani, appunto a causa del suo martellamento con il tetto del transetto. I lavori di restauro della Basilica con dispositivi antisismici furono effettuati con la mia collaborazione, in rappresentanza dell’ENEA
Figura 14 – Due dei 34 dispostivi oleodinamici di vincolo provvisorio (Shock Transmitter Unit o STU) inseriti, in serie ad una doppia trave in acciaio, all’interno della Basilica Superiore di San Francesco di Assisi, sulla rastrematura delle pareti presente al di sotto delle grandi finestre laterali. Tali dispositivi furono installati per lasciare la struttura libera di “respirare” in assenza di terremoti, ma renderla rigida durante tali eventi (le pareti della Basilica non sono tra loro connesse).
- LE PRIME APPLICAZIONI ITALIANE DELLE MODERNE TECNOLOGIE ANTISISMICHE
Dell’uso delle moderne tecnologie antisismiche abbiamo ormai una lunga esperienza, anche in Italia. Infatti, le prime moderne applicazioni italiane di tali tecnologie risalgono:
– al 1975 per i ponti ed i viadotti (Viadotto Somplago, isolato sismicamente, dell’autostrada Udine-Tarvisio, che superò indenne i due terremoti del Friuli del 1976 – Fig. 15);
– al 1981 per gli edifici (edificio isolato in acciaio, sospeso, della Centrale dei Vigili del Fuoco di Napoli – Fig. 16).
Figura 15 – Il Viadotto Somplago dell’autostrada Udine-Tarvisio, prima applicazione italiana dell’isolamento sismico (e, in generale, delle moderne tecnologie antisismiche), effettuata nel 1975 con isolatori a scorrimento alla sommità delle pile e dispositivi in gomma “a molla” tra l’impalcato e le spalle (ora sono utilizzati sistemi molto più moderni). Il viadotto resistette indenne alle due scosse del 6 maggio e dell’11 settembre 1976 del terremoto del Friuli (“Orcalat”), contrariamente a tante altre strutture della zona
Figura 16 – La nuova Centrale dei Vigili del Fuoco di Napoli, una struttura sospesa in acciaio, prima applicazione italiana dell’isolamento sismico ad edifici (con gli isolatori istallati, ovviamente, sul solaio che sostiene la struttura). Questa prima applicazione risale al 1981
La prima grande applicazione dell’isolamento sismico fu, poi, quella al Centro Regionale della Telecom Italia di Ancona, costituito da 5 edifici isolati sismicamente alla base, da me collaudati nel 1991 (Fig. 17).
Figura 17 – Vista del nuovo Centro Regionale delle Marche della Telecom Italia, ad Ancona, prima grande applicazione italiana dell’isolamento sismico, consistente in 5 edifici isolati sismicamente alla base, di 8 piani e 25 m di altezza, da me collaudati nel 1991
- LE APPLICAZIONI DELLE MODERNE TECNOLOGIE ANTISISMICHE A LIVELLO MONDIALE E NELLA STORIA
Nel mondo, già 10 anni fa, le applicazioni delle moderne tecnologie antisismiche erano già oltre 23.000, in oltre 30 Paesi. La prima (anche se rozza) di cui sono a conoscenza risale, addirittura, ai tempi di Plinio il Vecchio, che, nella sua “Naturalis Historia” scrive, sul Tempio di Diana ad Efeso: «Grecae magnificentiae vera admiratio extat templum Ephesiae Dianae CXX annis factum a tota Asia. In solo id palustri fecere, ne terrae motus sentiret aut hiatus timeret, rursus ne in lubrico atque instabili fondamenta tantae molis locarentur, calcatis ea substravere carbonibus, dein velleribus lanae» (Fig. 18). E noi italiani non siamo da meno, rispetto ai greci antichi, perché il tempio di Hera a Paestum poggia su un sottile strato di sabbia, che risulta esser stato inserito proprio con il compito di isolare sismicamente l’opera alla base (Fig. 19). Infine, ricordo che di rozze applicazioni antiche dell’isolamento sismico se ne riscontrano anche in Cina, in Persia, in Anatolia, nei territori degli Incas, ecc. L’utilizzazione di tali sistemi ha permesso alle suddette costruzioni di sopravvivere fino ad oggi.
Figura 18 – Il tempio di Diana ad Efeso (in Anatolia, cioè nell’odierna Turchia), isolato sismicamente alla base, secondo la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, grazie a “velli di lana e strati di carbone”
Figura 19 – Il tempio di Hera a Paestum (in provincia di Salerno), del 550÷450 a.C., che risulta esser stato isolato sismicamente alla base grazie ad un leggero strato di sabbia presente sotto l’opera
- DIMOSTRAZIONI, DURANTE SISMI VIOLENTI DELLA GRANDE EFFICIENZA DELLE MODERNE TECNOLOGIE ANTISISMICHE
Al di là di quanto ho sinora scritto, è fondamentale sottolineare che l’efficienza dei moderni sistemi antisismici è stata ormai da tempo dimostrata non solo in base a calcoli e prove di laboratorio, ma anche dall’ottimo comportamento di strutture da essi protette, in vari Paesi, durante violenti terremoti (in alcuni casi pure in Italia). Sono da citare, ad esempio quelli (in parte già menzionati):
– del Friuli (Italia) del 1976 (in maggio di M = 6,4 ed in settembre di Mmax = 5,9 – Fig. 15);
– di Northridge (California, USA) nel 1994 (Mw = 6,7);
– di Kobe (Giappone) nel 1995 (Mw = 6,8);
– di Niigata-ken Chetsu (Giappone) nel 2004 (Mw = 6,9) e di tanti altri successivi terremoti giapponesi;
– di Wenchuan (Cina) nel 2008 (Mw = 8,0);
– dell’Abruzzo (Italia) nel 2009 (Mw = 6,3);
– di Maule (Cile) e Canterbury (Nuova Zelanda) nel 2010 (Mw = 8,8 e Mw = 7,1, rispettivamente);
– di Lu Shan (Cina), nel 2013 (M = 7,0 – Figg. 20 e 21);
– di Norcia (Italia) nel 2016 (Mw = 6,5 – Figg. 22÷24).
Figura 20 – Danni subiti dai 2 edifici fondati convenzionalmente dell’ospedale di Lu Shan (Cina), durante l’omonimo terremoto del 2013: tali edifici sono risultati inutilizzabili dopo il terremoto
Figura 21 – Assenza di danni all’edificio isolato sismicamente dell’ospedale di Lu Shan, nonostante l’omonimo violento terremoto: tale edificio è rimasto pienamente operativo dopo il sisma
A proposito del terremoto di Lu Shan (di M = 7,0), si noti che esso colpì, 5 anni dopo, parte dell’area che era stata già devastata dal catastrofico terremoto di Wenchuan (M = 8,0, 69.000 vittime). Il terremoto di Lu Shan causò ulteriori 196 vittime, oltre a 21 dispersi e 250.000 feriti, distruggendo o danneggiando gravemente il 75% degli edifici, in gran parte ricostruiti dopo il summenzionato sisma precedente. L’ospedale della città era costituito da due edifici fondati convenzionalmente ed uno isolato sismicamente alla base: i primi due non crollarono, ma si danneggiarono talmente tanto da risultare inutilizzabili dopo il sisma (Fig. 20); quello isolato, invece, rimase totalmente integro ed operativo (fu l’unico ospedale della zona ad essere in grado di curare i tanti feriti causati dal terremoto – Fig. 21).
Circa il terremoto di Norcia del 2016, è poi da citare una palazzina residenziale, sita in Via Fratelli Latini a Fabriano (Ancona), che era stata la prima applicazione europea dell’isolamento in sottofondazione per l’adeguamento sismico di un edificio esistente (Figg. 22 e 23).
Figura 22 – La palazzina residenziale di Via Fratelli Latini a Fabriano, primo adeguamento sismico di un edificio esistente, in Europa, con l’isolamento in sottofondazione (grazie all’inserimento di 56 HDRB), da me collaudata in c.o. nel 2006
Figura 23 – Alcuni dei 56 HDRB inseriti al di sotto del preesistente piano terreno della palazzina residenziale di Fabriano di Fig. 22, dopo gli scavi effettuati per realizzare la sottofondazione, la realizzazione di nuovi pilastri atti a sostenere gli isolatori ed il taglio dei preesistenti pali di fondazione (con vista delle tubazioni dell’acqua di accesso alla palazzina, correttamente connesse alla sovrastruttura isolata)
L’applicazione dell’isolamento sismico in sottofondazione della palazzina residenziale di Fabriano era stata effettuata (con 56 HDRB) a seguito dei danni (anche se non strutturali) che la palazzina aveva subito durante il terremoto Umbro-Marchigiano del 1997-98 (M = 6,0) e la palazzina era stata da me collaudata in c.o. nel 2006. È da notare che essa non subì alcun danno durante il violento terremoto di Norcia del 2016, contrariamente a tanti altri edifici della zona, che erano stati, in parte, ricostruiti o restaurati con metodi convenzionali dopo il suddetto terremoto.
Figura 24 – L’edifico “Sale Operative” del Centro della Protezione Civile di Foligno, sorretto da 10 HDRB di grande diametro (1 m) e dotato di un sistema di monitoraggio sismico, che permise, durante il terremoto di Norcia del 30 ottobre 2016, di misurare le accelerazioni della sovrastruttura isolata, le sue velocità e gli spostamenti relativi (risultati minimi) fra la sommità degli isolatori e quella dell’edificio, confermando la grande efficienza del sistema d’isolamento sismico (collaudai l’edificio in c.o. nel 2011)
Inoltre, durante il terremoto di Norcia del 2016, l’edificio principale (“Sale Operative” – Fig. 24) del Centro della Protezione Civile di Foligno (Perugia), isolato sismicamente, da me collaudato in c.o. nel 2011 ed unico edificio italiano (a mia conoscenza) ad essere dotato di un sistema di monitoraggio sismico, dimostrò la grande efficacia dell’isolamento sismico.
- IL TUTTORA SCARSO INTERESSE PER LA PREVENZIONE SISMICA IN ITALIA, LE PROPOSTE DI LEGGE INVIATE AL MIT ED IL MIO PARERE RIBADITO AL MASE
Purtroppo, in Italia, sebbene fummo tra i primi ad applicare le moderne tecnologie antisismiche (in particolare, l’isolamento sismico) e sebbere possiamo vantare un’industria manifatturiera del settore di primordine (che, però, ormai applica i moderni sistemi antisismici più all’estero che in Italia), ora procediamo assai a rilento per quanto attiene a nuove applicazioni delle suddette tecnologie. Ciò si verifica perché il nostro Governo ed i nostri politici, in generale, appaiono da tempo non molto interessati alla prevenzione sismica e perché pure l’opinione pubblica è, ora (in assenza di terremoti violenti recenti, dopo quello di Norcia del 2016). In gran parte poco sensibile all’argomento. Inoltre, molti temono di dover spendere troppo se applicano le moderne tecnologie antisismiche.
Pertanto, in gennaio di quest’anno, su richiesta, inoltrammo alcune prime proposte di legge al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), a nome:
- di Meritocrazia Italia;
- dell’“Associazione Nazionale Tecnici Enti Locali” (ANTEL), nel cui Consiglio Nazionale rappresento la “Commissione Sismica GLIS”;
- della stessa Commissione “Sismica – GLIS” dell’ANTEL;
- dell’Associazione “Vera Rinascita” di Napoli;
- della Commissione Ambiente del Distretto 2072 (Emilia-Romagna e San Marino) del Rotary International (di cui ero membro);
- della Commissione Ambiente del Rotary Club Bologna Est (di cui ero e tuttora sono Presidente);
- del Distretto 108Tb (comprendente parte dell’Emilia, del Veneto e della Liguria) dei Lions International.
In tali proposte comunicammo al MIT che riteniamo necessario ed urgente:
- “assicurare il massimo livello possibile di sicurezza sismica, in primis, alle scuole ed agli ospedali italiani, perché essi sono, fra gli edifici pubblici, anche strategici, quelli maggiormente rilevanti;
- rendere obbligatoria l’applicazione di moderni sistemi antisismici (soprattutto d’isolamento sismico) alle scuole ed agli ospedali italiani di nuova costruzione;
- accertare urgentemente ed accuratamente che (come, del resto, è richiesto dalla Legge vigente) siano state realmente eseguite le verifiche di vulnerabilità sismica delle scuole italiane esistenti e degli ospedali italiani esistenti e che, nel caso di riscontrata loro vulnerabilità inaccettabile, siano stati effettivamente eseguiti i necessari adeguamenti (riteniamo che, per strutture strategiche come le scuole e gli ospedali, i cosiddetti “miglioramenti” non siano assolutamente sufficienti);
- rendere obbligatorio che l’adeguamento sismico delle scuole e degli ospedali esistenti, se esso è risultato necessario, ma non è stato ancora effettuato, lo sia rapidamente (entro tempi da definire e, comunque, con chiusura degli edifici riscontrati inadeguati fino ad ultimazione di detti loro adeguamenti);
- incentivare l’uso dei moderni sistemi antisismici anche per l’adeguamento degli edifici italiani esistenti, quantomeno per quello delle scuole e degli ospedali;
- rendere obbligatorio, per i Comuni, dotarsi di una struttura interna competente, in generale in materia di progettazione ed adeguamento sismici, e, in particolare, sull’applicazione delle moderne tecnologie antisismiche;
- rendere obbligatorio, per i Comuni, sottoporre i progetti riguardanti la sicurezza sismica delle strutture, di nuova costruzione od esistenti (in primis, ma non solo, delle scuole e degli ospedali), ad un organismo nazionale esterno competente, come, ad esempio, l’ANTEL od un altro Ente nazionale similare.”
Quanto alle implicazioni di carattere economico e tecnico delle nostre proposte, sottolineammo al MIT che:
- “ciò che sarà speso, quanto prima, per la sicurezza sismica, soprattutto se si utilizzeranno ampiamente le moderne tecnologie antisismiche, lo si risparmierà in futuro, perché, oltre ad essere salvate vite umane, saranno anche evitate le spese enormi che sarebbero altrimenti necessarie per restaurare o ricostruire strutture danneggiate o distrutte dai prossimi, inevitabili, violenti terremoti italiani;
- le moderne tecnologie antisismiche sono sviluppate da decenni, anche in Italia, e da decenni sono già applicate a tutte le diverse tipologie di strutture italiane (edifici, ponti e viadotti ed impianti), sia di nuova costruzione che esistenti;
- l’industria manifatturiera italiana ha acquisito una vasta esperienza sulla produzione dei moderni dispositivi antisismici, applicandoli non solo in Italia, ma anche all’estero;
- come l’esperienza applicativa, anche italiana, ha ampiamente dimostrato, l’utilizzazione dei moderni sistemi antisismici, in particolare di quelli d’isolamento sismico, comporta spese aggiuntive assai ridotte, se non nulle (o, addirittura, risparmi);
- per quanto attiene all’uso degli isolatori sismici, ciò avviene perché ciò che si deve spendere per realizzarli ed installarli lo si risparmia poi grazie alla possibilità di alleggerire notevolmente la sovrastruttura (per le nuove costruzioni) o di evitare suoi eccessivi irrobustimenti (per gli edifici esistenti adeguati sismicamente);
- si nota, infine, che la possibilità di evitare eccessivi irrobustimenti della sovrastruttura, nel caso di adeguamento degli edifici con l’isolamento sismico, comporta pure notevoli vantaggi dal punto di vista funzionale.”
Infine, ritengo che sia da citare il fatto che, nella mia qualità di membro (dal 2008) della Commissione “Integrated Prevention Pollution” (IPPC) per la concessione dell’“Autorizzazione Integrata Ambientale” (AIA) dell’attuale Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), ho recentemente ribadito, a detto Ministero, che ritengo che la Commissione AIA/IPPC dovrebbe occuparsi pure della sicurezza sismica degli impianti chimici RIR (cosa che sinora non ha fatto), incentivando l’applicazione, anche per la loro protezione, delle moderne tecnologie antisismiche. Di questo mio parere si dovrebbe discutere in dicembre 2023, nel corso di una riunione della summenzionata Commissione.
- CONCLUSIONI
Al momento, dal MIT, non abbiamo ancora ottenuto reazioni alle proposte che ho prima elencato. Però, non dobbiamo demordere e dobbiamo insistere, perché, come ho scritto, statisticamente parlando (senza voler fare l’ “uccello del malaugurio”), è troppo tempo (dal 2016) che non si verifica un terremoto violento, da qualche parte in Italia. Inoltre, è, ad esempio (nuovamente statisticamente parlando), troppo tempo (da 1908) che uno violentissimo non si verifica in Calabria e/o Sicilia.
Ricordando non solo i ben 27 bambini morti in Italia a causa del crollo della scuola elementare Francesco Jovine di San Giuliano di Puglia durante il terremoto del Molise e della Puglia del 2002 (su 58 presenti), ma anche che furono ben 900 i ragazzi a morire in Cina, a causa del crollo della scuola secondaria di Dujiangaya durante il terremoto di Wenchuan del 2008 (perché tale scuola era molto più grande di quella di San Giuliano di Puglia), ciò che pretendo, con tutte le mie forze, è che (oltre ai nostri ospedali, che devono restare integri e pienamente operativi per potervi curare i molti feriti che un terremoto violento può causare), almeno le nostre scuole siano sicure, in caso di terremoto (e non solo), che non uccidano più i nostri ragazzi!
Io non demordo, dicevo: lo sto facendo da una vita, per i nostri figli e nipoti.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
[1] M. Dolce, A. Martelli e G. Panza: Proteggersi dal terremoto: le moderne tecnologie e metodologie e la nuova normativa sismica»,1a edizione, ISBN 88-87731-24-1, Milano: 21mo Secolo, ottobre 2004.
[2] M. Dolce, A. Martelli e G. Panza: «Proteggersi dal terremoto: le moderne tecnologie e metodologie e la nuova normativa sismica», 2a edizione, ISBN 88-87731-28-4, Milano: 21mo Secolo, ottobre 2005.
[3] M. Dolce, A. Martelli e G. Panza: «Moderni metodi di protezione dagli effetti dei terremoti», edizione speciale per il Dipartimento della Protezione Civile», a cura di A. Martelli, ISBN 88-87731-30-6, Milano: 21mo Secolo, giugno 2006.
[4] A. Martelli, U. Sannino, A. Parducci e F. Braga: «Moderni sistemi e tecnologie antisismici. una guida per il progettista», ISBN 978-88-87731-37-8, Milano: 21mo Secolo, R. Irsuti, febbraio 2008.
[5] U. Sannino, H. Sandi, A. Martelli e I. Vlad: «Modern systems for mitigation of seismic action – Proceedings of the symposium held at Bucharest, Romania, on october 31, 2008», ISBN 978-973-720-223-9, Bucarest (Romania): AGIR Publishing House, gennaio 2009.
[6] Alessandro Martelli (a cura di): «Edifici e impianti di nuova costruzione ed esistenti e patrimonio culturale protetti dal terremoto grazie a moderne tecnologie – Normativa, sperimentazione, progettazione, realizzazione, collaudo a monitoraggio sismico», ISBN 9788857906805, Palermo: Dario Flaccovio Editore, maggio 2017.
[7] Alessandro Martelli: «Moderni sistemi di prevenzione sismica», Geologia per l’Ambiente – Periodico Trimestrale della “SIGEA – Società Italiana di Geologia Ambientale”, Supplemento al n. 1/2018, ISSN 1591-5352, Roma: SIGEA, gennaio-marzo 2018.
[8] Alessandro Martelli: «Che si inizino finalmente ad attuare serie politiche di prevenzione dai rischi naturali!», Petizione on line, Wilmington (Delaware, USA): chang.org, https://www.change.org/p/presidenza-del-consiglio-dei-ministri-governo-italiano-che-si-inizino-finalmente-ad-attuare-serie-politiche-di-prevenzione-dai-rischi-naturali, San Lazzaro di Savena (Bologna), 29 novembre 2020.
[9] R. Barbato, A. Bargone ed Alessandro Martelli (a cura di): «Requisiti di sicurezza sismica degli impianti», Capitolo 2. «L’Impiantistica antisismica – attività, mezzi e metodi relativi alla protezione degli impianti», Volume Tecnico N. 27, “Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione (AiCARR), ISBN 978-88-31221-17-7, Milano: 2020 Editoriale Delfino s.r.l. (a cura di A. Bargone), 2020 (distribuito nel 2021), pp. 27-46.
[10] A. Bargone, C. Di Mauro, S. Grimaz ed Alessandro Martelli (a cura di): «Progettazione: studio e aspetti introduttivi», Capitolo 3, «L’Impiantistica antisismica – attività, mezzi e metodi relativi alla protezione degli impianti», Volume Tecnico N. 27, “Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione” (AiCARR), ISBN 978-88-31221-17-7, Milano: 2020 Editoriale Delfino s.r.l. (a cura di A. Bargone), 2020 (distribuito nel 2021), pp. 47-136.
[11] A. Bargone, L. Bovo, G. Marchioretti, S. La Mura, Alessandro Martelli, L.A. Piterà, L. Stefanutti ed A. Temperini: «Attività e figure professionali», Capitolo 4 (a cura di R. Barbato), «L’impiantistica antisismica – attività, mezzi e metodi relativi alla protezione degli impianti», Volume Tecnico N. 27, “Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione” (AiCARR), ISBN 978-88-31221-17-7, Milano: 2020 Editoriale Delfino s.r.l. (a cura di A. Bargone), 2020 (distribuito nel 2021), pp. 137-163.
[12] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Ricordiamo, anche quest’anno, gli anniversari dei violenti terremoti (e pure del maremoto) che, in gennaio, funestarono l’Italia in passato – In Italia continua a mancare la cultura della prevenzione, del rischio sismico e non solo», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/01/anniversari-violenti-terremoti-maremoto-gennaio/1001187003/, 5 gennaio 2023.
[13] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Oggi è il giorno del compleanno di Ilaria Rambaldi, uccisa a L’Aquila durante il terremoto del 6 aprile 2009 – L’affettuosissimo, ma tanto triste, ricordo della sua mamma, l’amica Maria Grazia Piccinini», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/01/oggi-giorno-compleanno-ilaria-rambaldi-terremoto-2009/1001194813/, 24 gennaio 2023.
[14] Alessandro Martelli: «Proteggere le nostre opere d’arte dai terremoti si può. I Bronzi di Riace indicano come fare», Cagliari: Italia Libera, https://italialibera.online/cultura/proteggere-le-nostre-opere-darte-dai-terremoti-si-puo-i-bronzi-di-riace-indicano-come-fare/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=gli-ultimi-articoli-di-italia-libera-online, 25 gennaio 2023.
[15] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Il terremoto del Friuli del 25 gennaio 1348 – Il terremoto del Friuli del 25 gennaio 1348 ebbe magnitudo massima stimata M ≈ 7,0: si stima che le vittime siano state, complessivamente, tra 9.900 e 20.000», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/01/terremoto-friuli-1348/1001195144/ , 25 gennaio 2023.
[16] Alessandro Martelli: «Il “Grande Terremoto” della Candelora, a L’Aquila, del 2 febbraio 1703», Ingenio, https://www.ingenio-web.it/articoli/il-grande-terremoto-della-candelora-a-l-aquila-del-2-febbraio-1703/, 2 febbraio 2023.
[17] Alessandro Martelli: «Il “Grande Terremoto” della Candelora, a L’Aquila, del 2 febbraio 1703», Vasto (Chieti): Vastoweb.com, https://www.vastoweb.com/news/cultura/1114200/il-grande-terremoto-della-candelora-del-2-febbraio-1703-a-laquila, 2 febbraio 2023.
[18] Alessandro Martelli: «I terremoti ed i maremoti della Calabria Meridionale del 5÷7 febbraio 1783», Galazzano (Repubblica di San Marino): Ingenio, https://www.ingenio-web.it/articoli/i-terremoti-ed-i-maremoti-della-calabria-meridionale-del-5-7-febbraio-1783/, 6 febbraio 2023.
[19] Alessandro Martelli: «Rischio sismico e moderne tecnologie per la protezione sismica delle scuole, degli ospedali, delle altre strutture e degli impianti a rischio di incidente rilevante», Bologna: Ciclo di conferenze on line «Conversazioni e Riflessioni», 7 febbraio 2023.
[20] Laura De Donato: «Si aggrava il bilancio di vittime e danni causati dal sisma anatolico – In Turchia e Siria la Terra trema ancora – Da molti anni nella regione non si assisteva a un evento così distruttivo. Ma la gravità del fenomeno non è dovuta solo alla magnitudo del sisma: mancano prevenzione e conoscenza dei meccanismi tellurici», Bologna: RAI 3, Leonardo, https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/02/terremoti-turchia-siria-placche-anatolia-eurasiatica-tgrleonardo-b8674c3b-40cd-49ca-8757-6d9cc2fba208.html, 7 febbraio 2023; trasmesso da TGR Leonardo l’8 febbraio 2023, Laura De Donato, «Turchia, tragedia annunciata», https://www.rainews.it/tgr/piemonte/video/2023/02/terremoto-turchia-siria-ingv-tgrleonardo-130f82ab-1e0d-4bae-842f-632d23b9fdc8.html, Rainews, 8 febbraio 2023.
[21] Stefano Magni: «Intervista / Alessandro Martelli – Turchia, si potevano salvare vite. Costruendo meglio», Monza (Mlano): La Nuova Bussola Quotidiana, https://lanuovabq.it/it/stefano-magni, 8 febbraio 2023.
[22] Stefano Magni: «Teorie del complotto – “Terremotismo”, reazione ai media e allo scientismo – Editoriali», Monza (Milano): La Nuova Bussola Quotidiana, https://lanuovabq.it/it/terremotismo-reazione-ai-media-e-allo-scientismo, 11 febbraio 2023.
[23] Alessandro Martelli: «La protezione degli ospedali dai terremoti: in Turchia ancora una prova dell’efficacia dell’isolamento sismico», Ingenio, https://www.ingenio-web.it/articoli/la-protezione-degli-ospedali-dai-terremoti-in-turchia-ancora-una-prova-dell-efficacia-dell-isolamento-sismico/, 16 febbraio [10] Alessandro Martelli: «Rischio sismico e altre calamità – È tempo di prevenzione», Comunicato, Roma: L’Italia che Merita, Infrastrutture e Lavori Pubblici, https://www.meritocrazia.eu/rischio-sismico-e-altre…/), 17 febbraio 2023.
[24] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Terremoto in Turchia: fortunatamente almeno gli ospedali erano protetti da sistemi di isolamento sismico – Urge ora proteggere, con i moderni sistemi antisismici, anche i nostri ospedali, oltre alle nostre scuole ed alle tante altre nostre strutture, grazie all’attivazione di adeguate politiche di prevenzione dei rischi naturali», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/…/terremoto-turchia…/1001205925/ , 18 febbraio 2023.
[25] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Sistemi di monitoraggio sismico, in Italia poche strutture ne sono dotate – Sono troppo poche, in Italia, le strutture, anche strategiche e protette dai moderni dispositivi antisismici, ad esserne dotate», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/…/sistemi-di…/1001208188/ , 24 febbraio 2023.
[26] Alessandro Martelli: «Isolamento sismico, una tecnica antica», Valenzano (Bari): Villaggio Globale, https://www.vglobale.it/2023/03/01/isolamento-sismico-una-tecnica-antica/, 1° marzo 2023.
[27] Alessandro Martelli: «Gli aspetti strutturali e le moderne tecnologie antisismiche», Conferenza on line «Il terremoto in Turchia – Siria. Rischio sismico, strutture edilizie, tragedie umanitarie», Roma: UnitelmaSapienza, Università degli Studi di Roma, 13 marzo 2023.
[28] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Politiche di prevenzione del rischio sismico: prime proposte inoltrate al MIT e al MASE – La prevenzione del rischio sismico nelle scuole, negli ospedali e negli impianti chimici RIR, sia di nuova costruzione che esistenti», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/03/politiche-prevenzione-rischio-sismico-proposte-mit-mase/1001215015/ , 14 marzo 2023.
[29] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «I violenti terremoti avvenuti a marzo, in Italia e nel Mondo – In passato, terremoti talvolta ben più violenti di quelli recenti in Perù ed Ecuador ed in Afghanistan devastarono, in marzo, altri Paesi, Italia inclusa», Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/03/violent i-terremoti-marzo-italia-mondo/1001217241/, 22 marzo 2023.
[30] Alessandro Martelli: «Terremoti in Turchia e Siria – L’efficacia dell’isolamento sismico in Italia», Genova: A&B – Atti e Bollettino di Informazione degli Ordini degli Ingegneri della Liguria – Trimestrale di informazione a cura dell’Ordine degli Ingegneri di Genova, n. 1, pp. 10÷15, gennaio / marzo 2023.
[31] Alessandro Martelli: «Rischio sismico e prevenzione grazie alle moderne tecnologie», Seminario «recupero sismico di edifici prefabbricati attraverso l’utilizzo di sistemi di dissipazione e disaccoppiamento», Ravenna: Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ravenna, 4 aprile 2023.
[32] Alessandro Martelli: «Quella notte del 6 aprile che devastò L’Aquila. Le vite che potevano essere salvate», Cagliari: Italia Libera, https://italialibera.online/ambiente-territorio/scienza-e-societa/quella-notte-del-6-aprile-che-devasto-laquila-le-vite-che-potevano-essere-salvate/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=gli-ultimi-articoli-di-italia-libera-online, 6 aprile 2023.
[33] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Oggi, 6 aprile: a ricordo di Ilaria, di Paolo e delle tante altre vittime del terremoto dell’Abruzzo del 2009 – Tra tali numerose vittime, ci furono tanti giovani, e, fra questi, la laureanda Ilaria Rambaldi», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/04/oggi-6-aprile-terremoto-abruzzo-2009/1001224336/, 6 aprile 2023.
[34] Alessandro Martelli, «In Commossa Memoria – No ad Altre Tragedie Annunciate!», Comunicato, Roma: L’Italia che Merita, 6 aprile 2023.
[35] Alessandro Martelli: «Alessandro Martelli – “Rischio sismico e prevenzione grazie alle moderne tecnologie», Bologna: Notiziario 15 del Rotary Club Bologna Est, p. 4, Bologna, 7 aprile 2023.
[36] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Il violento terremoto di San Francisco del 1906 e il Golden Gate Bridge – Il 18 aprile ricorrerà l’anniversario del terremoto di San Francisco del 1906: nel 1937 fu realizzato il Golden Gate Bridge, che poi resistette indenne al sisma del 1989», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/04/terremoto-san-francisco-1906/1001226594/, 11 aprile 2023.
[37] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Ieri un violento terremoto ha nuovamente colpito l’Indonesia – Fortunatamente, in Italia, tali eventi sono assai meno frequenti. Forti terremoti, però, si verificano, periodicamente, anche da noi: urgono, pertanto, corrette politiche di prevenzione sismica», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/04/ieri-violento-terremoto-indonesia/1001228439/, 15 aprile 2023.
[38] Alessandro Martelli, relazione on line su “Rischio sismico e prevenzione grazie alle moderne tecnologie”, Rubrica su “Proponi anche Tu”, Roma: L’Italia che Merita, https://www.facebook.com/ilMeritoAlPopolo/videos/596818475727832/, 3 maggio 2023.
[39] Beatrice Raso: «Rischio sismico e prevenzione grazie alle moderne tecnologie: relazione online dell’ing. Martelli – Anche in Italia devono essere “urgentemente adottate corrette politiche di prevenzione del rischio sismico”, afferma l’ing. Martelli», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/05/rischio-sismico-prevenzione-relazione-martelli/1001237819/ , 4 maggio 2023.
[40] Alessandro Martelli: «Rischio sismico e prevenzione grazie alle moderne tecnologie», Conferenza on line sulla Piattaforma Zoom, Bologna: Rotary Club Bologna Est, Notiziario 15 del Rotary Club Bologna Est, 4 maggio 2023.
[41] Giuliano Pancaldi: «Giovedì 4 maggio 2023, piattaforma Zoom – Alessandro Martelli – “Rischio sismico e prevenzione grazie alle moderne tecnologie”», Notiziario 17 del Rotary Club Bologna Est, pp. 5-7, Bologna, 9 maggio 2023.
[42] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Alla faccia della prevenzione: prorogata la messa in sicurezza sismica delle nostre scuole – Che cosa aspettiamo per fare davvero prevenzione sismica? Il prossimo violento terremoto?», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/05/prorogata-messa-sicurezza-sismica-nostre-scuole/1001243608/, 15 maggio 2023.
[43] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Catastrofi e rischi “naturali”? Ma un po’ di prevenzione? – Perché abbiamo la “memoria così corta” e non abbiamo ancora capito che cosa significhi fare prevenzione dei rischi e quanto farla seriamente sia fondamentale?», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/05/catastrofi-rischi-naturali-prevenzione-foto/1001246179/ , 18 maggio 2023.
[44] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Emiliani, nonostante le recenti disastrose inondazioni, non dimentichiamoci della prima scossa del terremoto di 13 anni fa», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/05/emiliani-inondazioni-terremoto/1001247639/ , 21 maggio 2023.
[45] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «22 maggio, l’anniversario del terremoto più violento accaduto al mondo, almeno in tempi storici – Il terremoto di Valdivia del 22 maggio 1960 fu preceduto da due violente scosse avvenute il giorno precedente», Reggio Calabria: Meteoweb, https://www.meteoweb.eu/2023/05/22-maggio-anniversario-terremoto-di-valdivia-piu-violento-mondo/1001248582/, 22 maggio 2023.
[46] Alessandro Martelli: «Strutture protette da sistemi antisismici e monitoraggio del loro comportamento durante violenti terrimoti», Relazione on line, Giornata di Studio Rischio sismico e prevenzione: scuole, ospedali ed altre strutture strategiche, Firenze: Commissione “Sismica GLIS” dell’ANTEL, 29 giugno 2023.
[47] Alessandro Martelli: «Stato attuale di divulgazione delle due tecniche», Corso di formazione professionale su «Conoscere ed applicare le tecnologie avanzate di protezione sismica delle costruzioni», Relazione on line, Asti: Ordine degli Ingegneri della Provincia di Asti, in collaborazione con la Commissione “Sismica GLIS” dell’ANTEL, 22 settembre 2023.
[48] Alessandro Martelli: «Rischio sismico», Convegno su «Una nuova allerta … sai cosa fare? – Un incontro per saperne di più e rischiare di meno», Monzuno-Vado Via Val di Setta (Bologna): Protezione Civile, 21 ottobre 2023.
[49] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «L’isolamento sismico degli edifici residenziali – Le moderne tecnologie antisismiche sono applicabili anche agli edifici residenziali», Meteoweb – Altre Scienze, https://www.meteoweb.eu/2023/10/isolamento-sismico-edifici-residenziali/1001318787/ , 28 ottobre 2023.
[50] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Oggi è il settimo anniversario del terremoto di Norcia del 30 ottobre 2016 – Il terremoto di magnitudo M = 6,5 a Norcia del 30 ottobre 2016 fu l’ultimo terremoto violento a colpire l’Italia», Reggio Calabria: Meteoweb » Geo-Vulcanologia, https://www.meteoweb.eu/2023/10/oggi-settimo-anniversario-terremoto-norcia-30-ottobre-2016/1001319346/, 30 ottobre 2023.
[51] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Termolionline.it): «Il tecnico Enea Alessandro Martelli: dal crollo della Jovine alla nuova scuola – Per non dimenticare», Termoli (Campobasso): Termolionline.it, https://www.termolionline.it/news/attualita/1132925/il-tecnico-enea-alessandro-martelli-dal-crollo-della-jovine-alla-nuova-scuola, 1° novembre 2023.
[52] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Corso su “Conoscere ed Applicare le Tecnologie Avanzate di Protezione Sismica delle Costruzioni” – Mia relazione su “Collaudo e Monitoraggio di Sistemi di Protezione Sismica” (3 novembre 2023)», Reggio Calabria: Meteoweb » News, https://www.meteoweb.eu/2023/11/corso-su-conoscere-ed-applicare-le-tecnologie-avanzate-di-protezione-sismica-delle-costruzioni/1001321637/, 3 novembre 2023.
[53] Alessandro Martelli: «Collaudo e monitoraggio di sistemi di protezione sismica», Corso di formazione professionale su «Conoscere ed applicare le tecnologie avanzate di protezione sismica delle costruzioni», Relazione on line, Asti: Ordine degli Ingegneri della Provincia di Asti, in collaborazione con la Commissione “Sismica GLIS” dell’ANTEL, 3 novembre 2023.
[54] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Scuole che uccidono: non vogliamo vederne più!», Reggio Calabria: Meteoweb » News, https://www.meteoweb.eu/2023/11/scuole-che-uccidono-non-vogliamo-vederne-piu/1001321967/, 4 novembre 2023.
[55] Alessandro Martelli e altri: «A più di venti anni dal disastro di San Giuliano di Puglia, urgono ancora interventi di sicurezza e adeguatezza infrastrutturale. non si attenda oltre», Comunicato, Roma: L’Italia che Merita, https://www.meritocrazia.eu/a-piu-di-venti-anni-dal-disastro-di-san-giuliano-di-puglia-urgono-ancora-interventi-di-sicurezza-e-adeguatezza-infrastrutturale-non-si-attenda-oltre/, 6 novembre 2023.
[56] Alessandro Martelli: «La sicurezza sismica nel nostro Paese: “Scuole che uccidono non vogliamo vederne più”», Cagliari: Italia Libera, Home »Ambiente & Territorio», https://italialibera.online/ambiente-territorio/la-sicurezza-sismica-nel-nostro-paese-scuole-che-uccidono-non-vogliamo-vederne-piu/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=gli-ultimi-articoli-di-italia-libera-online, 7 novembre 2023.
[57] Stefano Magni: «L’intervista/ Alessandro Martelli – I Campi Flegrei e il rischio sismico, “prevenire è meglio che ricostruire” – I Campi Flegrei, in Campania, continuano a tremare. “Ma il rischio non è solo lì”, spiega alla Bussola l’ingegnere Alessandro Martelli, uno dei maggiori esperti di sistemi anti-sismici. “La prevenzione richiede anni di lavoro. Dobbiamo pensare al futuro”», Monza (Milano): La Nuova Bussola Quotidiana, https://lanuovabq.it/it/i-campi-flegrei-e-il-rischio-sismico-prevenire-e-meglio-che-ricostruire, 10 novembre 2023.
[58] Alessandro Martelli (a cura di Redazione Meteoweb): «Ponte sullo Stretto: i terremoti di progetto ora sembrano essere di magnitudo (momento?) 7,5, non più 7,1 – Se così davvero fosse, mi pare ancora troppo poco per assicurare gli indispensabili ampi margini di sicurezza al Ponte sullo Stretto. Poi, di quale tipo e dove saranno installati i pure indispensabili dissipatori antisismici ed anti-vento?» Meteoweb » Altre Scienze » Tecnologia, https://www.meteoweb.eu/2023/11/ponte-sullo-stretto-terremoti-progetto-magnitudo-7-5/1001325737/, 13 novembre 2023.
[59] Alessandro Martelli: «La prevenzione sismica – Guardiamo al futuro con coraggio”», Roma: L’Italia che Merita, 20 novembre 2023 (data prevista).