“A Ostia, nella parte che va dal Canale dei Pescatori fino alla Riserva del Presidente, i danni sono ingenti. E’ una parte esposta non solo agli eventi atmosferici di questi giorni ma anche ad un’erosione che va avanti da ormai diversi anni. Con una mareggiata come questa, non potevamo che aspettarci dei crolli e danni che, al momento, ammontano a tre o quattro milioni per quanto riguarda gli stabilimenti balneari”. Lo dice all’Adnkronos Massimo Muzzarelli, Presidente di Federbalneari Roma, chiedendo di conoscere cosa si sia messo in campo “a difesa della costa del litorale laziale, non solo dopo questi tre giorni di maltempo ma a lungo termine”. La Federbalneari ha chiesto l’intervento della Regione e del Sindaco Di Roma.
“Al momento – aggiunge Muzzarelli – le soluzioni non sono molto confortanti, nel senso che si prevedono tempi lunghi e interventi poco risolutivi. Dobbiamo tener conto dei cambiamenti climatici, del global warming e di conseguenza dell’innalzamento del livello dei mari. Insomma, la Regione deve affrontare questa tematica non per rimediare ai danni di questi giorni ma con lungimiranza e cominciando a infrastrutturare la costa con dei sistemi di difesa che ad oggi sono quasi del tutto inesistenti”.
Il tema dell’erosione costiera “sia una priorità. Urge progettare e realizzare un piano integrato d’interventi a difesa del litorale”, afferma in una nota il Presidente del Sindacato italiano balneari (Sib) per il Lazio Marzia Marzoli, a seguito dei nuovi e pesanti danni causati dalle mareggiate. “Il Presidente del Consiglio regionale Antonio Aurigemma ha recentemente aperto un tavolo sul tema dell’erosione costiera – prosegue Marzoli -. Ribadisco la necessità di mettere la questione in cima all’agenda delle cose da fare. Gli eventi estremi sono sempre più frequenti. La situazione sta degenerando. Solo in questi ultimi giorni ci sono state due tempeste di vento ravvicinate con mareggiate distruttive, che hanno messo in ginocchio il comparto nel Lazio e nel resto d’Italia. Senza dimenticare quella che si è abbattuta lo scorso 28 agosto. Occorre prendere atto del cambiamento climatico in corso ed è inutile rincorrere l’emergenza. Servono misure rapide e appropriate per tutelare e potenziare il settore dell’accoglienza balneare, anche alla luce dei grandi eventi internazionali che si svolgeranno nel Lazio, come il Giubileo del 2025″.