Il mese di ottobre 2023 “è risultato più caldo e più piovoso del normale” in provincia di Belluno, secondo quanto riporta la consueta analisi mensile di Arpa Veneto. “Il mese più rappresentativo dell’autunno meteorologico, quest’anno ha presentato due facce completamente diverse: fino al giorno 17 è risultato caldo e siccitoso, con precipitazioni pressoché assenti, in seguito è stato più fresco e decisamente piovoso, con il transito di 4 intense e veloci perturbazioni nei giorni 20, 24, 27 e 30″.
“Le temperature medie mensili nelle valli sono risultate mediamente 3.5°C superiori alla norma, facendo seguito ad un mese di settembre altrettanto caldo. Il maggior contributo a quest’anomalia termica si è avuto dal periodo di caldo della prima metà del mese. In seguito le citate perturbazioni sono state comunque accompagnate da aria molto mite, a tratti calda in corrispondenza degli afflussi meridionali che le precedevano. Unica, breve fase di freddo quella dei giorni 16 e 17. Lo zero termico è variato fra un minimo di 2130 m del giorno 16 ed un massimo di 4360 m del giorno 2. Con tale anomalia, lo scarto dalla norma della temperatura media di Belluno da inizio anno è salito a +1.0°C”, si legge nell’analisi.
“Le precipitazioni totali mensili, comprese fra i 200 e i 400mm (300-400mm su Prealpi, basso Agordino e Zoldo, 200-250mm sul resto delle Dolomiti), sono risultate superiori alla norma del 70-80%, salvo in Val Boite e in centro Cadore, dove lo scarto è stato del 50-60%. Questi notevoli cumuli di pioggia e neve si sono avuti tutti nei 14 giorni compresi fra il 18 ed il 31. La frequenza delle precipitazioni è stata superiore alla norma, con 11-13 giorni piovosi, a fronte di una media di 8-9. La neve è caduta, anche copiosa, solo a quote alte. Il bilancio pluviometrico da inizio anno non mostra anomalie significative, se si escludono dei surplus del 20-25% in alto Agordino e in Comelico”.
“Eventi o fenomeni particolari da ricordare di questo mese:
- dal giorno 1 al giorno 11: temperature massime elevate per la stagione, con valori record, per il mese di ottobre, il giorno 9. A Santa Giustina si registrano +27,0°C, a Caprile +26,6°C e a Falcade +25,0°C.
- Sulla Marmolada la temperatura rimane sopra lo zero per più di 8 giorni consecutivi, dall’alba del giorno 6 alla serata del giorno 14, un evento mai verificatosi in ottobre dall’inizio delle osservazioni in questo sito (1991).
- Giorni 19, 20 e 21: le abbondanti precipitazioni sulle Dolomiti, con totali di 129mm a Gares, 126mm a Soffranco e 123mm a Passo Valles, provocano locali dissesti idrogeologici (colata detritica sul versante nord del Monte Pelmo).
- Giorni 23 e 24: in circa 30 ore cadono 120mm di pioggia in Cansiglio e 113mm a Sant’Antonio Tortal.
- Giorno 27: abbondanti grandinate sui monti dell’Alpago e in Cansiglio.
- Giorni 30 e 31: le abbondanti precipitazioni, con 150mm a Col Indes in circa 40 ore, 147mm a Soffranco e 145mm a Col di Pra’, provocano locali dissesti e locali allagamenti. Nella serata del giorno 30, vento molto forte sui rilievi prealpini, con raffiche di 130km/h sul Monte Cesen e 86km/h sul Cansiglio.
In tutto si sono avuti 14 giorni soleggiati, 13 variabili o instabili e 4 giorni di prevalente maltempo”, conclude Arpa Veneto, che ha curato anche i seguenti grafici e tabelle.