Un gruppo di ricerca, guidato da scienziati cinesi, è riuscito a disegnare una nuova mappa della composizione chimica della superficie lunare con elevata precisione, fornendo dati di base per studiare l’evoluzione della Luna. Lo studio, condotto congiuntamente dall’Università di Jilin, dagli osservatori astronomici dell’Accademia cinese delle Scienze, dall’Università di Trento in Italia, dall’Università dell’Islanda e altri istituti di ricerca, ha dimostrato che la chimica della superficie lunare è essenziale per rivelare le caratteristiche rocciose per comprendere meglio l’evoluzione della Luna.
Lo studio ha indicato che le mappe chimiche attualmente disponibili basate su campioni lunari raccolti durante le missioni Apollo e Luna possono rivelare solo l’evoluzione della Luna tre miliardi di anni fa, mentre non rivelano il periodo tardo della Luna. Lo studio ha dimostrato che i campioni lunari restituiti dalla missione cinese Chang’e-5 contengono informazioni sulla recente attività vulcanica circa due miliardi di anni fa e rivelano una distinta composizione di materiali. Yang Chen, professore all’Università di Jilin, ha affermato che il gruppo di ricerca ha stimato accuratamente il contenuto dei principali elementi sulla superficie della Luna combinando i dati campione di Chang’e-5, Apollo e Luna.
I ricercatori hanno anche calibrato le moderne unità di basalto vulcanico in base al contenuto di elementi appena calcolato. Ciò fornirà dati affidabili per studi storici sull’attività magmatica e sull’evoluzione termica nel recente periodo della Luna e per future missioni di raccolta di campioni lunari. I ricercatori hanno anche disegnato una nuova mappa di distribuzione chiara e ad alta risoluzione della composizione chimica della superficie lunare, che riflette in modo completo le caratteristiche chimiche della superficie lunare.