L’ondata di calore che si è abbattuta sul bacino amazzonico ha causato la peggiore siccità della storia, con impatti significativi sulle popolazioni locali. Ora i Ministri degli Esteri dei Paesi parte all’Organizzazione del trattato cooperazione amazzonica (Acto) hanno adottato una dichiarazione ufficiale che ribadisce l’impegno comune nella lotta contro i cambiamenti climatici. Nel documento – firmato al termine di vertice ministeriale dell’Acto tenutosi oggi a Brasilia – i Paesi che ospitano parte della foresta pluviale si impegnano a migliorare il coordinamento per poter rispondere meglio all’emergenza causata dal fenomeno “El Niño“. Fanno parte dell’Acto Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela.
All’incontro ha partecipato anche il Ministro dell’Ambiente del Brasile, Marina Silva, che ha ribadito l’impegno del Brasile per la tutela del bioma amazzonico che ospita 50 milioni di abitanti.
Il vertice di oggi fa seguito alla IV Assemblea dei Presidenti dei Paesi parte del trattato, ospitata lo scorso 8 agosto a Belem, nello stato di Parà. Dalla firma del Trattato di cooperazione amazzonica nel 1978, i capi di stato si erano incontrati solo tre volte: nel 1989, 1992 e 2009.