La situazione meteo in Europa vede un forte flusso occidentale portare forti precipitazioni sulla zona dei versanti esteri delle Alpi. Dopo le forti nevicate del weekend e le piogge di questi giorni, i livelli dei corsi d’acqua stanno aumentando decisamente in Francia, Svizzera e Germania, con effetti simili anche nella nostra Valle d’Aosta. Lo scenario è quello del rischio di un’estesa alluvione tra Francia, Svizzera e Germania; anche in Valle d’Aosta è allerta gialla per la possibile esondazione della Dora Baltea e di altri torrenti. Vediamo la situazione in dettaglio.
Francia
Oggi Météo France ha messo in allerta arancione 12 dipartimenti per il rischio di inondazioni e pioggia nel nord, ovest, est e nella regione Alvernia-Rodano-Alpi. Il Dipartimento del Rodano è in allerta arancione per il rischio di inondazioni. La città di Lione è preoccupata per l’allerta arancione per le piene, con il rischio di esondazione del Rodano a valle dell’Ain in città. La vigilanza riguarda il fiume presso il ponte Morand nel 6° arrondissement e di Perrache tra il 7° e la Presqu’île (2° arrondissement). La Saône di Lione è interessata da un’allerta gialla.
Météo France avverte di una “successione di passaggi perturbati che portano accumuli significativi di precipitazioni sul nord delle Alpi”. “In una massa d’aria molto mite per la stagione, queste piogge sono accompagnate dalla fusione di parte del manto nevoso“, si legge nel bollettino odierno. I “terreni sono già saturi d’acqua a causa delle precipitazioni dei giorni precedenti” e questo può aumentare il rischio di inondazioni.
La vigilanza arancione sarà attiva oggi e domani, mercoledì 15 novembre, nel Dipartimento del Rodano. Il vicino dipartimento dell’Ain è in allerta arancione e gialla, così come l’Isère.
Con le forti piogge di oggi nel Pas-de-Calais, la Liane sta subendo una nuova grande alluvione, come dimostrano le immagini cha arrivano da Wirwignes.
Svizzera
In Svizzera, da domenica 12 novembre, piogge intense e continue stanno interessando il versante settentrionale delle Alpi, nel Vallese e nel Giura occidentale a causa di un forte flusso da ovest. Sul versante nord delle Alpi il rischio di inondazioni è moderato. Tra domenica e la mattina di martedì 14 novembre, sono cadute le seguenti precipitazioni: nel Basso Vallese e nelle Alpi Vodesi da 80 a 110mm, sul versante nordorientale tra Glarnerland e Alpstein da 50 a 90mm, lungo il versante settentrionale orientale da 30 a 60mm, secondo i dati forniti dall’Ufficio federale dell’ambiente UFAM. Nel Giura si sono accumulati dai 50 ai 70mm, localmente sono stati misurati 115mm. Nell’Altipiano e nel Vallese centrale sono caduti dai 20 ai 40mm, nell’Altipiano occidentale dai 40 ai 60mm. Nel nord e nel centro dei Grigioni sono stati registrati tra 10 e 30mm.
Nella prima fase del peggioramento, il limite delle nevicate era intorno ai 1.000 metri, per poi scendere brevemente. Domenica 12 e lunedì 13 novembre, è gradualmente aumentato e questa mattina si trovava tra 2500 e 2900 metri nelle Alpi occidentali e tra 1900 e 2300 metri nelle Alpi orientali.
Il rischio piene è moderato su numerosi fiumi del versante settentrionale delle Alpi e sul Lago di Ginevra. Sull’Arve è possibile il livello di pericolo 3. I massimi sono attesi dal pomeriggio di oggi.
Con il flusso da ovest, molta umidità continuerà a essere trasportata sul versante settentrionale delle Alpi e ad accumularsi sui versanti settentrionali delle Alpi, soprattutto nelle regioni occidentali. In serata un fronte freddo attivo attraverserà la Svizzera da nord-ovest, portando ulteriori precipitazioni. A causa di questo sviluppo delle precipitazioni, nel Basso Vallese si trova un’allerta pioggia di livello 4. Si prevedono precipitazioni tra 130 e 170mm. Sul resto del versante settentrionale delle Alpi e nel Giura occidentale è in vigore l’allerta pioggia di livello 3, con possibili precipitazioni tra 100 e 150mm in tre giorni. Per l’Altipiano e le regioni alpine interne vale un’allerta di livello 2.
Le precipitazioni cadute finora, in combinazione con l’elevato limite delle nevicate, hanno provocato un aumento dei deflussi sul versante settentrionale delle Alpi. In particolare, nelle regioni sotto allerta, i corsi d’acqua di piccole e medie dimensioni sono già aumentati in modo significativo. Già questa mattina in diverse stazioni di misurazione è stato raggiunto il livello di pericolo 2: tra cui Wiese, Doubs, Orbe, Simme nonché i tratti superiori dell’Emme e della Kleine Emme. A causa dei maggiori afflussi, anche il livello dell’acqua nei laghi è aumentato.
A causa delle precipitazioni previste e del limite delle nevicate ancora elevato, il livello dei laghi e dei fiumi a nord delle Alpi e nel Basso Vallese continuerà ad aumentare. Nella maggior parte dei casi si prevede che il picco del deflusso si verifichi dal pomeriggio di oggi alla mattina di domani, mercoledì 15 novembre.
Resta in vigore l’allarme regionale di piena per i fiumi di piccola e media portata sul versante settentrionale delle Alpi e nel Basso Vallese. Tra i corsi d’acqua più grandi anche l’Aare sotto il Lago di Bienne, la Piccola Emme, la Reuss, l’Alto Reno e il Lago di Thun sono ora sotto allerta di livello 2. Nel caso dell’Arve non è da escludere che il deflusso raggiunga il livello di pericolo 3, motivo per cui ora l’allerta è al livello 3.
Germania
Questa situazione di allerta per esondazioni riguarda anche parte della Germania, anch’essa colpita da piogge e temporali nei giorni scorsi. Nel sud e nel sud-ovest della Germania, alla pioggia si aggiunge anche l’acqua di disgelo dopo le abbondanti nevicate del weekend. Nella Foresta Nera, per esempio, sono caduti fino a 30 centimetri di neve.
Allo stesso tempo, una forte pioggia si sta abbattendo su tutto il Paese, soprattutto al sud in grandi quantità. Fino a domani, nella zona della Foresta Nera e del confine delle Alpi sussiste il pericolo di 100mm o anche più; alcune previsioni indicano anche oltre 200mm. In combinazione con lo scioglimento della neve, ciò provoca un notevole aumento del livello dell’acqua, soprattutto nelle zone dell’Alto Reno, dell’Algovia e dell’Alto Danubio.