Ritirati dal web 49 prodotti a base di insetti. Lollobrigida: “i controlli mantengono alta la qualità”

Quasi otto italiani su dieci (78%) che esprimono un’opinione sono contrari al consumo di alimenti che contengono insetti anche in farina
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L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) ha sequestrato 49 prodotti, provenienti da Stati extra-Ue, a base di grilli arrostiti, formiche e scorpioni in barattolo, lecca-lecca con ripieno di verme, caramelle all’aroma di grillo e snack di insetti ‘aromatizzati alla lasagna’. I prodotti, che non avevano l’autorizzazione per la vendita, sono stati ritirati dagli scaffali virtuali del marketplace Etsy.com “dopo un’operazione di controllo straordinaria condotta dagli ispettori anti-frodi”.

In Europa, ricorda una nota del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste (MASAF), gli insetti a uso alimentare sono soggetti a normative specifiche che ne regolamentano la commercializzazione e il consumo. In particolare, il Regolamento Ue sul novel food “stabilisce che sono considerati nuovi alimenti quei prodotti che non hanno una storia di consumo significativa nell’Unione prima del 15 maggio 1997 e che sono destinati a essere venduti come alimenti o ingredienti alimentari. Di conseguenza, gli insetti utilizzati come fonte di cibo devono essere valutati e autorizzati dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare prima di poter essere commercializzati nell’Unione Europea”.

Ringrazio il Dipartimento ICQRF del MASAF che pone in essere una costante attività di monitoraggio e controllo dell’agroalimentare sul web, riconosciuta come best practice dalla Commissione Europea, a tutela del patrimonio eno-gastronomico italiano e del consumatore nazionale”, commenta il Ministro Francesco Lollobrigida, sottolineando che “il settore agroalimentare è strategico per l’economia italiana e il nostro Ispettorato, tra i primi al mondo per qualità e numero dei controlli, con la sua quotidiana azione a tutela del patrimonio agroalimentare, sul territorio e sulla rete, contribuisce a mantenere alta la sicurezza e la qualità sulle tavole degli italiani”.

Coldiretti: “no agli insetti da 8 italiani su 10”

Quasi otto italiani su dieci (78%) che esprimono un’opinione sono contrari al consumo di alimenti che contengono insetti anche in farina. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base di un’indagine Notosondaggi nel commentare positivamente il sequestro da parte dell’ICQRF di generi alimentari non autorizzati alla vendita. “Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, – continua la Coldiretti – l’operazione dell’Ispettorato centrale confermala necessità di tenere alta la guardia sulla commercializzazione di insetti a scopo alimentare, resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che ha permesso di autorizzare la vendita di alcune tipologie di grilli, vermi e larve come nuovi alimenti”.

“Una scelta che solleva peraltro dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti – ricorda Coldiretti – proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”.

Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati – sostiene la Coldiretti – e a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea. E peraltro – conclude la Coldiretti – è del tutto improprio e pericoloso far credere che consumare grilli e larve sia la soluzione sostenibile per salvaguardare il Pianeta”.

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