Ha avuto ufficialmente inizio l’atteso Congresso Nazionale della Federazione Nazionale dei Chimici e dei Fisici, giunto quest’anno alla sua ventesima edizione, che in questa giornata di apertura dei lavori ha dedicato ampio spazio al tema della sostenibilità in relazione alla chimica e alla fisica. Queste due scienze sono fondamentali per lo sviluppo sostenibile, in quanto consentono di soddisfare i bisogni della generazione presente senza pregiudicare quelli delle generazioni future e di migliorare continuamente la qualità della vita, la salute e l’ambiente in diversi settori.
Per evidenziare l’importanza di queste discipline, è opportuno ricordare i contributi che chimici e fisici hanno dato in passato allo sviluppo della società. Tra i tanti, meritano una menzione Sebastiano De Luca, fondatore del Dipartimento di Scienze Chimiche di Napoli nel 1862; Agostino Oglialoro Todaro, direttore dell’Istituto di Chimica dal 1883 al 1922; Marussia Bakunin, la prima donna laureata in chimica nel 1895; il fisico Ettore Majorana, che assunse la cattedra di fisica teorica a Napoli nel 1937; il fisico Michele Cantone, che ha dedicato alla ricerca scientifica tutta la vita.
Oggi ci troviamo di fronte a nuove sfide da affrontare, come il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile e l’inquinamento atmosferico. In questo contesto, le competenze del chimico e del fisico sono indispensabili per offrire soluzioni efficaci e innovative a problemi così complessi e urgenti.
“Non c’è salute senza benessere, non c’è benessere senza sostenibilità” è lo slogan di molti esperti, con la piena consapevolezza che le loro conoscenze scientifiche e professionali sono una fonte di progresso, che garantisce crescita e sviluppo sostenibile senza compromettere la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente. Per questo è necessario tradurre questi principi in azioni concrete, essere disposti a mettersi in discussione e a incrementare il proprio sapere attraverso un costante aggiornamento professionale con appositi percorsi di studio. Occorre inoltre tenere conto dell’impatto che le nuove tecnologie, i nuovi materiali e il processo di digitalizzazione hanno avuto sul mondo lavorativo.
Il Congresso vuole essere un’occasione per sottolineare come la chimica e la fisica siano il cuore del futuro sostenibile, perché in grado di affrontare le sfide e le emergenze che la nostra società deve risolvere e di generare nuove opportunità e prospettive per il progresso e il benessere collettivo. Per questo è importante valorizzare e sostenere il ruolo e la professione dei chimici e dei fisici che, con la loro competenza e la loro passione, contribuiscono a rendere il mondo un posto migliore.
“L’innato desiderio insito in chimici e fisici di esplorare, conoscere, dominare e trasformare la materia diventa quindi un impegno verso l’individuo, la collettività e l’ambiente, un impegno che prende il nome di futuro sostenibile – ha dichiarato la Presidente Nausicaa Orlandi nel suo discorso iniziale – Queste scienze «nobili» sono chiamate ora a dare il proprio contributo per risolvere i problemi della società in quanto capaci di coniugare progresso e sviluppo produttivo con tutela della salute e dell’ambiente. CHIMICA E FISICA: il cuore del futuro sostenibile è il titolo di questa edizione congressuale 2023, un titolo che vuole essere un messaggio forte, chiaro e univoco di due categorie professionali quelle dei Chimici e dei Fisici che sono da sempre colonne portanti della ricerca, dell’innovazione e del cambiamento”.
Ai saluti delle autorità presenti e all’introduzione della Presidente hanno fatto seguito gli interventi di Enrico Montaperto, Dirigente dell’Ufficio VI della Direzione Generale ordinamenti formazione superiore e diritto allo studio, che ha parlato della Legge 163/2021 e delle lauree abilitanti, del Direttore Generale delle Professioni Sanitarie e Risorse Umane del SSN – Ministero della Salute Mariella Mainolfi, dell’ex Presidente Consiglio Nazionale dei Chimici Armando Zingales e della Responsabile del Centro Nazionale per la rete nazionale dei laboratori Chiara Maggi che ha illustrato il ruolo di chimici e fisici nella SNPA. Renato Soma, in qualità di referente del Comitato Scientifico del Congresso, ha introdotto la tavola rotonda dal titolo “Formazione universitaria e professione: lauree abilitanti e specializzazioni” a cui hanno preso parte Gianluca Farinola – Presidente SCI, Angela Bracco – Presidente SIF, Alfredo Castellano – Comitato Centrale FNCF, Martino Di Serio – Vicepresidente FNCF, Alessandro Cuccoli e Barbara Valtancoli – Università di Firenze.
A concludere in grande stile la prima delle tre giornate del congresso e fiore all’occhiello di questa edizione, la premiazione delle vincitrici del bando CHIMICA E FISICA AL FEMMINILE: un premio in favore di laureate in scienze chimiche e un premio in favore di laureate in scienze fisiche su aspetti correlati al ruolo della chimica e della fisica nello sviluppo sostenibile. Le vincitrici del bando sono la dott. ssa chimico De Prospo Francesca che ha presentato una tesi dal titolo “Sviluppo di dispersioni e processi modificati mediante sistemi digitalizzati e caratterizzazione chimica per una maggiore sostenibilità ambientale in ambito industriale” e la dott. ssa fisico Beatrice Crestani che ha presentato una tesi dal titolo “Sviluppo di una piattaforma microfluidica a goccioline per la purificazione del plasma umano da vescicole extracellulari”.
Da sempre, uno dei principali obiettivi della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici è quello di favorire il diritto allo studio e la parità di genere nell’accesso alle lauree di area scientifico-tecnologica, nonché valorizzare il ruolo della donna in tali discipline tecnico-scientifiche.