Nei giorni scorsi, il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto che approva la nuova Dottrina sul clima della Federazione Russa. Allo stesso tempo, viene dichiarata invalida l’ordinanza del capo dello Stato del 2009 che approva la versione precedente di tale dottrina. Lo riporta la TASS. In totale, la nuova dottrina è composta da 21 pagine, 5 sezioni (disposizioni generali; scopi, principi fondamentali e obiettivi della politica climatica; caratteristiche geografiche e di altro tipo della Federazione Russa nella risoluzione dei problemi legati al cambiamento climatico; attuazione della politica climatica; argomenti di attuazione di tale politica) e 70 punti.
L’obiettivo chiave a lungo termine della politica climatica della Federazione Russa, secondo il documento, è raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2060. Si sottolinea inoltre che, in generale, una soluzione a lungo termine al problema del cambiamento climatico è possibile solo con la partecipazione di tutti gli Stati e che la Russia è coinvolta nello sviluppo di misure collettive. “I problemi associati al cambiamento climatico, in particolare garantire un equilibrio tra efficienza economica e giustizia sociale, eliminando potenziali conflitti di interessi in connessione con manifestazioni estreme del cambiamento climatico, non possono essere risolti solo con metodi scientifici. In tali situazioni, è possibile trovare un equilibrio solo nel quadro del processo politico“, afferma la dottrina.
Si afferma separatamente che il cambiamento climatico costituisce una minaccia per la sicurezza della Federazione Russa, alla quale bisogna rispondere “utilizzando mezzi in grado di garantire gli effetti ambientali ed economici desiderati”. Si rileva, inoltre, che la chiarezza e la trasparenza della politica climatica devono essere garantite a tutti i livelli di governo.
Il documento elenca cinque compiti principali della politica climatica, compreso lo sviluppo delle sue basi scientifiche e informative e la continuazione della cooperazione internazionale reciprocamente vantaggiosa della Federazione Russa in questo settore in formati bilaterali e multilaterali. Inoltre, la dottrina contiene un elenco delle principali conseguenze negative previste per la Federazione Russa a causa dei cambiamenti climatici, compresi i crescenti rischi per la salute dei cittadini.