“Si è conclusa da pochi giorni l’XI edizione della Settimana del Pianeta Terra, l’atteso festival scientifico dedicato alla diffusione della cultura geologica e scientifica distribuito sull’intero territorio nazionale. “Terremoti attenti agli Elementi – dettagli che salvano la vita!” è il geoevento proposto dalla sezione di Milano dell’INGV che ha registrato un grande successo di pubblico: ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado hanno affollato gli spazi dell’Area della Ricerca di Milano per prendere parte ad un ricco programma di attività”. Lo rendono noto Maria Giovanna Sestito e Silvia Zidarich (INGV-Milano), in un articolo pubblicato sul blog INGVterremoti.
“Il festival scientifico “La Settimana del Pianeta Terra – l’Italia alla scoperta delle Geoscienze” nasce nell’anno 2012 per valorizzare il patrimonio geologico e naturale del nostro territorio, mostrarlo e raccontarlo al grande pubblico. Questo grazie ad una formula innovativa che punta ad animare per un’intera settimana il territorio nazionale con i “geoeventi”. Enti di ricerca, università, musei e associazioni culturali partecipando alla Settimana del Pianeta Terra si impegnano nella messa a punto di un’offerta di eventi molto variegata, che comprende conferenze, escursioni naturalistiche, laboratori, dando in questo modo la possibilità a tutti i cittadini di partecipare, ognuno secondo i propri interessi e gusti, per costruire competenze e conoscenze sui temi geologici sviluppando una cultura di maggior sensibilità ambientale”, spiegano Sestito e Zidarich.
L’iniziativa proposta dalla Sezione di Milano, pensata per sensibilizzare i ragazzi al tema dei terremoti, ha incontrato una grande adesione e ha portato 150 ragazzi e ragazze di scuola secondaria di primo grado a visitare, nelle giornate del 5 e 6 ottobre, la sede INGV di Milano e incontrare i suoi ricercatori, pronti ad accoglierli. Dopo il saluto alle scuole da parte della direttrice della sezione INGV di Milano Lucia Luzi, i ricercatori e le ricercatrici hanno accompagnato i giovani ospiti alla scoperta dei terremoti e delle geoscienze, attraverso conferenze, laboratori e giochi interattivi. Ad attendere i ragazzi al loro arrivo nella sala convegni c’è stato un appuntamento con l’emozione, quell’emozione ancestrale e profonda che la terra che si muove suscita da sempre nell’essere umano: il forte boato generato dal terremoto che la sera del 23 Novembre 1980 devastò l’Irpinia ed alcune zone della Basilicata viene trasmesso nella sala dove ragazze e ragazzi di scuole milanesi siedono al buio ignari di quello che sta per accadere: le poltroncine vibrano, mentre sul megaschermo campeggia il titolo dei quotidiani dell’epoca Fate Presto, che sfumerà poi, al riaccendersi delle luci, nel monito a ciò che dobbiamo fare per evitare che riaccada: “Facciamo prima””, viene spiegato.
“Essere pronti al prossimo terremoto: questo il fil rouge dell’evento, un’azione che ricercatrici e ricercatori coniugano alla prima persona plurale per sottolineare che la preparazione è un fatto che riguarda tutti e a cui si può arrivare solo con la collaborazione di tutti: scienziati, protezione civile e cittadini”, viene sottolineato. “Per compiere un passo verso la preparazione, in questo geoevento si affrontano alcuni dettagli sui terremoti, poco noti al pubblico ma fondamentali. Primo fra questi, e tema portante della conferenza di apertura, è il fatto che i terremoti non si possono fermare: essi fanno parte dei fenomeni naturali mediante cui il nostro pianeta evolve e costruisce oceani e continenti. Il secondo dettaglio poco noto riguarda quanto il terreno immediatamente sotto gli edifici possa mutare le caratteristiche di un’onda sismica amplificandone gli effetti dannosi: un laboratorio con la strumentazione usata dai sismologi per registrare i terremoti mostra ai ragazzi che cosa accade quando un’onda attraversa diversi tipi di terreni. Il terzo dettaglio che viene affrontato è la risposta degli edifici, affrontata con modellini metallici, sollecitati da una tavola vibrante didattica, che richiamano l’attenzione sul concetto di risonanza. Segue Shake it, un laboratorio di manipolazione in cui la vulnerabilità di modellini di edifici realizzati con di spaghetti e marshmallow viene messa alla prova su modellini di tavola vibrante. L’ultimo dei dettagli affrontati riguarda gli aspetti dell’essere preparati che ogni cittadino può facilmente affrontare nella sua vita quotidiana: video giochi educativi vengono proposti agli ospiti per focalizzare l’attenzione sugli elementi non-strutturali degli edifici e per riflettere su ciò che potrebbe essere utile avere a disposizione in caso di emergenza preparando uno zainetto da tenere sempre pronto, anche quando si va in vacanza! Il tutto sempre con il supporto dei ricercatori INGV, pronti a rispondere alle numerose domande e curiosità”.
“Due giornate ricche di apprendimento e divertimento, dove l’impegno profuso è stato ripagato dal coinvolgimento dimostrato dai ragazzi e dalle ragazze: il successo dell’iniziativa, nata con lo scopo di sensibilizzare al tema del rischio sismico, conferma ancora una volta il ruolo importante della divulgazione scientifica nell’avvicinare scienza e società”, concludono Sestito e Zidarich.