“La pioggia è attesa in Sicilia colpita da una grave emergenza siccità con i campi arsi dove non cresce l’erba necessaria a sfamare gli animali e le stalle a rischio crack per l’aumento dei costi di produzione per salvare mandrie e greggi“: è l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del clima anomalo con l’allerta gialla per il maltempo in 11 regioni. “Soprattutto nelle aree interne della Sicilia – aggiunge Coldiretti – gli allevatori hanno già finito le scorte di fieno prodotto in percentuale bassissima a causa degli acquazzoni di maggio per cui si è arrivati ad una speculazione con cifre esorbitanti. Una rotoballa di fieno media costa anche 60 euro contro i 35 euro dell’anno scorso mentre il prezzo di quella più grande arriva a 130 euro. A fronte di questo aumento si registra paradossalmente una diminuzione del prezzo del latte e della carne – prosegue Coldiretti – che sta mettendo in ginocchio il comparto“.
“La mancanza di pioggia lunga 6 mesi sta provocando problemi – aggiunge Coldiretti – anche per la semina, con i terreni induriti dalla siccità e difficili da lavorare. Da qui la necessità di misure immediate per sostenere allevatori e agricoltori“.
“La situazione della Sicilia è emblematica in un 2023 che si classifica fino ad ora in Italia al secondo posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una temperatura superiore di 1,05 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800“, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi dieci mesi “dove però l’anomalia climatica è stata accompagnata da una media di quasi 10 eventi estremi al giorno per il maltempo lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato vittime e danni” secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).