Dichiarato lo stato di calamità per ondate di calore, incendi e siccità in Sicilia

Stato di calamità per l'agricoltura in Sicilia: le ondate di calore hanno determinato cali produttivi e gli incendi hanno danneggiato le aziende
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Via libera dal governo Schifani alla dichiarazione dello stato di calamità per i danni causati alle produzioni agricole in Sicilia dalle ondate di calore e dagli incendi nel mese di luglio e dalla siccità nei mesi di settembre e ottobre di quest’anno. “Il governo regionale – spiega l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – è vicino agli agricoltori siciliani che hanno subito ingenti danni a causa delle anomale ondate di caldo e degli incendi, prima, e dalla siccità persistente, poi. La risposta tempestiva che abbiamo messo in campo dimostra l’attenzione dell’esecutivo siciliano nei confronti delle emergenze che colpiscono i nostri territori e il ruolo centrale che il comparto agricolo riveste per lo sviluppo della Sicilia”.

Le ondate di calore hanno determinato cali produttivi, per cascola e per rallentamento della crescita ed ingrossamento di frutta e ortaggi. I frutti maggiormente esposti hanno subito i “colpi di sole” con conseguente danno commerciale. I cali produttivi non hanno risparmiato nemmeno il comparto zootecnico e apistico. Nelle aziende danneggiate da incendi, avvenuti per lo più in corrispondenza delle ondate di calore di fine luglio ed anche nel mese di settembre in corrispondenza di giornate calde e ventose, i danni hanno interessato oltre che le produzioni anche le strutture aziendali. Una situazione aggravata dalla siccità che ha caratterizzato i mesi di settembre e ottobre. Diversi i comparti danneggiati: vitivinicolo, agrumicolo, frutticolo, olivicolo, orticolo, foraggero e zootecnico.

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