Il primo vertice internazionale sull’Intelligenza Artificiale, promosso dal governo britannico e inaugurato oggi a Bletchey Park, segna – dopo la recente intesa trilaterale fra Italia, Germania e Francia – “l’inizio di un percorso di coinvolgimento di altri continenti per giungere a quello che noi auspichiamo: a una nuova alleanza globale, come per il clima, anche sulle regole e le tutele da adottare in risposta alla sfida dell’Intelligenza Artificiale“. Lo ha detto il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine della sua partecipazione a questa conferenza, dove domani sarà presente anche il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Urso ha ricordato come l’incontro trilaterale italo-franco-tedesco abbia “messo un punto fermo su quella che sarà la posizione comune di tre grandi Paesi europei anche su questa tematica di frontiera su cui si scommette il futuro dell’umanità”. Quindi, rispondendo a una domanda sul dilemma fra tentativi di regolamentazione e posizioni in favore di un’innovazione più libera, ha sottolineato che “l’Italia ritiene sia assolutamente necessario coniugare le esigenze dell’innovazione, che dobbiamo incentivare soprattutto in Europa per recuperare i ritardi da USA o Cina, con un quadro regolatorio che tuteli la privacy e la persona. Poiché nostra è una visione chiara, antropocentrica, in cui al centro deve sempre restare la persona” umana.
Quanto infine alle polemiche sulla presenza di Pechino al summit britannico, il Ministro ha osservato che “la Cina va ingaggiata” su questioni globali come il clima o come “la tutela dei diritti della persona, anche e soprattutto sulle nuove frontiere della tecnologia“. Tema riguardo al quale – ha aggiunto – l’Italia avrà da parte sua un ulteriore ruolo chiave “presiedendo il prossimo G7 sull’IA“: destinato a definire “un codice di condotta” ad hoc da sottoporre alla comunità internazionale.
Urso: “la presenza di Meloni indica il ruolo leader dell’Italia”
Per il Ministro Urso, la partecipazione del Premier Giorgia Meloni al summit evidenzia sia l’interesse dell’Italia a essere in prima fila sulla frontiera della regolamentazione di una tecnologia “sfidante” per i destini dell’umanità come l’Intelligenza Artificiale, sia il peso che l’attuale Governo annette alle relazioni geopolitiche con il Regno Unito. Meloni sarà l’unico capo di governo – oltre al padrone di casa, Rishi Sunak – presente alla seconda e ultima giornata della prima grande conferenza internazionale globale sull’IA. Urso ha aggiunto che la scelta di Meloni indica fra l’altro “la volontà dell’Italia di essere tra i primi Paesi a normare in questo campo”, come dimostrato anche dal progetto di “una legge quadro sull’IA e le tecnologie di frontiera inserito in un collegato della finanziaria”; ma “testimonia pure il rapporto eccezionale di collaborazione con la Gran Bretagna, in un contesto geopolitico pericoloso” segnato fra l’altro, dopo la guerra fra Russia e Ucraina, dalla riesplosione del conflitto israelo-palestinese.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha accolto immediatamente l’invito del Primo Ministro britannico Sunak all’AI Safety Summit, perché, sottolineano fonti diplomatiche, il governo italiano considera l’intelligenza artificiale una delle principali sfide dell’agenda internazionale, e l’obiettivo del Premier è arrivare a un quadro normativo globale sul tema. Anche in occasione del suo intervento alle Nazioni Unite, Meloni aveva sottolineato l’urgenza di “meccanismi di governance globale”, “capaci di assicurare che queste tecnologie rispettino barriere etiche” e “che l’evoluzione della tecnologia rimanga al servizio dell’uomo e non viceversa”.
Per Meloni, viene sottolineato, la priorità è “dare applicazione pratica al concetto di algoretica, ovvero dare un’etica agli algoritmi”. Un principio alla base della Rome Call for A.I. Ethics, il documento promosso dalla Santa Sede per un approccio etico all’intelligenza artificiale. In più occasioni, il Premier Meloni ha ribadito come l’intelligenza artificiale e le sue innumerevoli applicazioni offrano straordinarie opportunità alle nostre società ma anche “enormi rischi”. Questo impone alle Nazioni, come ricordato dal Presidente del Consiglio al Palazzo di Vetro di New York, il massimo impegno per “non commettere l’errore di considerare questo dominio una sorta di zona franca senza regole”. In occasione del vertice, quindi, Meloni evidenzierà come non ci sia altra scelta se non quella di lavorare a un quadro normativo globale su questo tema. Si tratta di una grande sfida per chi è coinvolto nella definizione delle politiche, a maggior ragione a livello multilaterale.
Elon Musk sottolinea la necessità di un “arbitro” nell’IA
Elon Musk ha sottolineato la necessità di un “arbitro” nell’ambito dell’intelligenza artificiale, che ritiene una delle “più grandi minacce” per l’umanità. “Il nostro obiettivo è stabilire un quadro di riferimento per una migliore comprensione, in modo che ci sia almeno” un “arbitro indipendente, che possa osservare ciò che le aziende di intelligenza artificiale stanno facendo e dare l’allarme in caso di preoccupazioni”, ha detto ai giornalisti al primo vertice internazionale sull’IA a Bletchley Park. Musk ritiene, inoltre, che le regole non debbano essere applicate in modo da “inibire il lato positivo dell’IA”. Ha chiesto di “iniziare con l’osservazione da parte di una terza parte neutrale”, e poi di proporre le regole “parlando con i diversi attori del settore dell’IA”. Elon Musk non ha nascosto le sue preoccupazioni, definendo questa nuova tecnologia una delle “più grandi minacce” che l’umanità deve affrontare.