Scosse di terremoto in Abruzzo: epicentro all’Aquila | DATI e MAPPE

Una scossa di terremoto è stata registrata nel pomeriggio di mercoledì 22 novembre nella zona dell'Aquila, in Abruzzo, seguita da un'altra a distanza di un minuto
  • terremoto l'aquila 22 novembre 2023
  • terremoto l'aquila 22 novembre 2023
  • terremoto l'aquila 22 novembre 2023
  • terremoto l'aquila 22 novembre 2023
/
MeteoWeb

Una scossa di terremoto si è verificata alle 17:52 di oggi, mercoledì 22 novembre, in Abruzzo. In particolare, la scossa ha avuto magnitudo 3.6, epicentro all’Aquila e profondità di 13km. Nella stessa zona, un minuto dopo, è stata registrata un’altra scossa di magnitudo 3.7. I comuni più vicini all’epicentro sono stati rispettivamente, L’Aquila e Lucoli. Le due scosse sono state accompagnate da boati. Diverse persone si sono riversate in strada; molte le telefonate arrivate al centralino dei Vigili del Fuoco. Al momento non ci sono notizie di danni a cose o a persone.

A seguito delle due scosse di terremoto, il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si è immediatamente messo in contatto con il direttore della Protezione Civile, Mauro Casinghini e la sala operativa dell’Aquila, per monitorare la situazione. Dalla prima ricognizione non risultano danni né segnalazioni di pericolo. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi ha annunciato l’avvio “della conferenza dei dirigenti del Comune dell’Aquila e a seguire alle 19.30 una riunione in Prefettura“.

Scosse di terremoto nella stessa zona del 2009

La scossa di magnitudo 3.6 all’Aquila è stata seguita, a distanza di nemmeno un minuto, da una seconda scossa di magnitudo 3.7, nella stessa area dell’epicentro del terremoto del 2009. Lo ha detto all’ANSA il sismologo Salvatore Stramondo, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. “Sono stati due eventi di magnitudo moderata, ma molto avvertiti. Non è infrequente – ha osservato il sismologo – registrare due scosse l’una sulla coda della precedente, anche se distinguibili” ed entrambe “sono avvenute a circa 10 chilometri dall’epicentro del sisma del 2009: tenendo conto degli errori nelle stime della localizzazione, possiamo dire che gli eventi sono avvenuti nella medesima area”.

Questa non è una sorpresa per chi studia i terremoti. Molto prima del terremoto del 2009, per esempio, quella stessa area era stata colpita, nel 1703, da “un importantissimo terremoto, la cui magnitudo è stimata 6.7″. Dopo il terremoto del 2009, inoltre, nella zona dell’Aquila si sono registrate circa 20.000 scosse e oltre 200.000 sono stati i terremoti registrati nell’Italia centrale dal 2016 dopo la sequenza di Amatrice-Norcia. A generarli è sempre lo stesso meccanismo estensionale tipico dell’Appennino.

Condividi