UE: prorogata di dieci anni l’autorizzazione all’uso del glifosato

Oggi commercializzato da grandi aziende, è l’erbicida più usato a livello mondiale per eliminare le piante indesiderate
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La Commissione Europea ha adottato oggi il regolamento di esecuzione per rinnovare, per 10 anni, l’approvazione dell’utilizzo del glifosato. Dopo due tentativi falliti di trovare una maggioranza qualificata a sostegno o contro il rinnovo nel comitato permanente e nel comitato di appello, la Commissione Ue, come previsto, ha deciso di prorogare l’autorizzazione del contestato erbicida. In una nota precisa che il rinnovo è soggetto ad “alcune nuove condizioni e restrizioni”. Per esempio, il divieto di utilizzo prima del raccolto come essiccante e la necessità di determinate misure per proteggere gli organismi non bersaglio. L’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva rimane sotto la responsabilità degli Stati membri. Dopo il rinnovo dell’approvazione a livello Ue, ogni autorizzazione del prodotto esistente deve essere rivista.

Cos’è il glifosato

Brevettato negli anni Settanta da Monsanto e oggi commercializzato da grandi aziende come Bayer, è l’erbicida più usato a livello mondiale per eliminare le piante indesiderate in agricoltura e nella gestione del verde pubblico. Il suo impiego è però aumentato notevolmente con la diffusione delle colture OGM che sono state modificate geneticamente per resistere a questo erbicida.

Il glifosato agisce aggredendo tutte le parti verdi delle piante con cui entra in contatto. Si accumula, inoltre, nel terreno, danneggiando gli organismi che vivono nel suolo e compromettendo l’assorbimento di micronutrienti utili a difendere le piante dalle malattie. In Italia questo erbicida è una delle principali cause di contaminazione delle acque e interferisce con l’equilibrio ecologico di fiumi e laghi.

Agricoltura, glifosato della discordia

Diserbante controverso e ampiamente utilizzato in tutto il mondo, il glifosato, la cui autorizzazione sarà prorogata di dieci anni nell’Unione Europea, è soggetto a restrizioni e persino a divieti in diversi Paesi del mondo. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato nel 2015 il pesticida come “probabile cancerogeno“. Nel 2022, invece, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha stabilito che le prove scientifiche disponibili non consentono di classificarlo come tale.

Usi e divieti nel mondo

EUROPA – Nell’Ue, il glifosato è stato oggetto di dibattito per anni, ma non è mai stato vietato. Nel luglio 2023, una relazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha aperto la strada a questa estensione, affermando di non aver individuato “aree di preoccupazione critica”.

  • In Italia non si può utilizzare nelle aree frequentate dalla popolazione e in pre-raccolta al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura
  • In Francia, nel 2017 Emmanuel Macron si era impegnato a eliminare gradualmente il glifosato “al più tardi” all’inizio del 2021. Non ci è riuscito, ma l’obiettivo resta
  • Nei Paesi Bassi e in Belgio i privati non possono usarlo
  • In Portogallo, è vietato negli spazi pubblici
  • Nella Repubblica Ceca, il suo uso è limitato dal 2019
  • In Germania non si può utilizzare negli spazi pubblici (parchi, campi sportivi, aree di gioco scolastiche, ecc.) e nei giardini privati
  • Il Lussemburgo, che ha vietato la commercializzazione del prodotto alla fine del 2020, ha revocato il divieto nel 2023 a seguito di una sentenza del tribunale
  • Una situazione simile si è verificata in Austria, dove un voto parlamentare per vietare il glifosato è stato annullato alla fine del 2019 a causa di un’irregolarità procedurale.

STATI UNITI – Monsanto e la sua società madre Bayer sono coinvolte in molteplici procedimenti legali negli Stati Uniti, legati all’uso del diserbante Roundup. Nel 2020, il gruppo ha raggiunto un accordo da 10 miliardi di dollari per risolvere le cause intentate dai suoi ex utilizzatori. Ma gli Stati Uniti mantengono in vendita il glifosato, anche se alla presenza di alcune restrizioni locali. Nel 2019, l’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA) ha ribadito che il pesticida “probabilmente non è cancerogeno per l’uomo”.

AMERICA LATINA – All’inizio del 2021, il Messico si è impegnato a vietare gradualmente l’uso del glifosato, fino a raggiungere il divieto totale a partire dal 31 marzo 2024. La Colombia, ha sospeso l’irrorazione di glifosato per distruggere le piantagioni di coca per motivi sanitari nel 2015, per poi autorizzare a determinate condizioni dal 2020. Il Brasile, invece, ha affrontato una breve battaglia legale nel 2018, in cui il giudice ha sospeso nuovi prodotti a base di glifosato prima che un tribunale annullasse la sua decisione. El Salvador, ha incluso il glifosato in un elenco di 53 prodotti agricoli vietati nel 2013. Tuttavia, ha successivamente revocato il divieto..

ASIA – In Sri Lanka si sospetta causi una malattia renale cronica tra le persone che vivono nelle aree di coltivazione del riso. È stato vietato a partire da giugno 2015. Tuttavia, in assenza di studi che collegassero direttamente il glifosato a questa malattia, il divieto è stato parzialmente e poi completamente revocato nel novembre 2021. Nell’aprile 2019, il Vietnam ha annunciato lo stop all’utilizzo del pesticida, che è entrato pienamente in vigore a metà del 2021.

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