Nel 2022, in Valle d’Aosta si sono registrate 50 giornate con temperature sopra i +32°C. Il dato è stato fornito da Sara Ratto, dirigente del Centro funzionale e pianificazione della Regione Valle d’Aosta, durante il convegno “La montagna di ghiaccio” che si è tenuto al Forte di Bard nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale della montagna. ”L’inverno 2023 è iniziato meglio rispetto a quello dello scorso anno, soprattutto per quanto riguarda le precipitazioni nevose nel settore occidentale. Ma, quello che sta accadendo è anomalo, infatti, si stanno verificando giornate dove la quota neve è bassa e l’indomani invece piove anche in quota. Come oggi, dove la quota neve è salita sopra i 2.000 metri, per cui la neve si sta già sciogliendo”, ha affermato Ratto.
Obiettivo del convegno, che ha visto numerosi relatori, era quello di fare un bilancio dei dati e dei monitoraggi svolti durante l’anno dai componenti della cabina di regia sui ghiacciai valdostani e non solo, che vede come capo fila Fondazione Montagna Sicura. Dal convegno, è emerso come i crolli di ghiaccio in Italia, rappresentano circa il sette per cento degli eventi monitorati. Dal 1930 al 2022 i crolli documentati sono stati 68 di cui 46 solo in Valle d’Aosta e hanno interessato complessivamente 29 ghiacciai.