Il 29 dicembre 2020, alle 12:19, un terremoto magnitudo 6.4 ha colpito la Croazia centrale, con epicentro nella città di Petrinja, nella regione di Sisak e della Moslavina. Il sisma è stato avvertito in tutta la Croazia, ma anche in Italia, Austria, Slovenia e Bosnia ed Erzegovina. La scossa principale ha causato ingenti danni a Petrinja e nelle città e centri abitati vicini. Il centro storico di Petrinja è stato completamente distrutto, con edifici crollati e strade danneggiate. Quasi tutti gli edifici residenziali della città sono stati colpiti, e molti sono stati dichiarati inagibili.
Le vittime del terremoto sono state 7, tra cui una bambina di 12 anni. I feriti sono stati centinaia, e molti sono ancora ricoverati in ospedale. Il terremoto ha causato anche danni a Zagabria, la capitale croata, situata a circa 40 km dall’epicentro. A Zagabria, sono stati segnalati danni a edifici, strade e infrastrutture.
La causa del terremoto in Croazia
La causa del terremoto è stata attribuita all’attività della faglia di Petrinja, una faglia tettonica che attraversa la regione di Sisak e della Moslavina. La faglia è attiva da milioni di anni, e ha causato diversi terremoti nel passato.
Il terremoto di Petrinja ha avuto un impatto significativo sulla vita delle persone che vivono nella regione di Sisak e della Moslavina. Molti residenti hanno perso la casa o sono rimasti senza lavoro. Il governo croato ha lanciato una campagna di aiuti umanitari per aiutare le persone colpite dal terremoto.