“Con il Piano Italia 5G e con il Piano Italia 1 Giga, azione decisiva nel 2024 per portare ovunque segnali efficaci, moderni, a prova di futuro. Mentre peggiora il segnale telefonico mobile nel centro di Roma – una crisi gravi delle reti obsolete e troppo piene, da risolvere! – Uncem è pronta a lavorare con Governi, Ministeri, Dipartimenti della Presidenza del Consiglio per dare a tutto il Paese, in tutta l’Italia, nelle zone montane, rurali, interne dell’Italia, dei segnali buoni per telefonare, mandare messaggi, navigare su internet dal proprio smartphone”. Lo riporta una nota di Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.
“Aspettando il 6G, è necessario per ridurre il divario digitale portando nuovi servizi e diritti di cittadinanza. Un percorso indispensabile nel 2024, per usare bene i fondi del PNRR e della coesione per la digitalizzazione del Paese. L’innovazione parte dai territori. Parte dai piccoli Comuni, dalle montagne italiane. Ridurre i divari digitali, le sperequazioni e le disuguaglianze è un imperativo”, sostiene Uncem.
Come affermato in più occasioni dal Presidente Uncem Marco Bussone, “non basta togliere le difficoltà di connessione in mobilità nelle gallerie della linea ACAV ferroviaria tra Torino, Milano, Firenze e Salerno. Occorre investire per dare segnali alla montagna, ai piccoli Comuni. Tutti, senza distinzioni. Alpi e Appennini. Serviti da rete fissa a banda ultralarga e da rete mobile 5G. Lo devono fare gli operatori, lo deve fare lo Stato arrivando dove le imprese private non arrivano. Anche le Regioni facciano la loro parte, sul modello degli investimenti guidati con Uncem e Lepida da Regione Emilia-Romagna.
Gallerie e territori, Montagne e linee. Flussi necessari e decisivi per unire il Paese”, conclude la nota di Uncem