I fenomeni meteo che hanno devastato l’Italia nel 2023 sono stati estremi, causati principalmente dalla crisi del clima. Chicchi di grandine in grado di spaccare le fusoliere degli aerei durante l’estate, siccità invernali, alluvioni, trombe d’aria, temperature estreme e incendi sempre più frequenti. Quest’anno l’emergenza ha riguardato innanzitutto l’Emilia Romagna, duramente colpita dall’alluvione del maggio scorso, che ha dovuto affrontare ben 16 eventi alluvionali, con 16 morti e 4 feriti, seguita dalla Lombardia con 3 eventi, 1 morto e 4 feriti, e dalla Sardegna con 2 eventi e 2 morti. A cui si aggiunge la Toscana, tra il 2 e 3 novembre, con il nubifragio che ha causato almeno 5 morti.
Secondo i dati dati elaborati dall’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (Irpi) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), in un report di settembre, nei primi sei mesi del 2023 in Italia si è verificato il record di alluvioni e frane con vittime: si tratta di un’Apocalisse Meteorologica.
Da gennaio a giugno infatti sono stati registrati ben 25 eventi relativi a frane, inondazioni e allagamenti, con un totale di 20 morti e 11 feriti, mentre solo un evento e un ferito si erano avuti nel corrispondente periodo del 2022.
Emilia Romagna e Marche
L’alluvione dell’Emilia Romagna del 2023 è stato un evento geologico causato da un’ondata di pioggia che ha colpito la regione, la quale ha provocato l’innalzamento del livello di tutti i fiumi, che sono straripati. Gli eventi sono iniziati il 2 maggio e si sono conclusi il 17 maggio: 42 i Comuni emiliani e romagnoli interessati, tra cui Bologna e le province di Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Rimini, Forlì Cesena.
In una prima fase sono stati colpiti anche alcuni comuni della Regione Marche, in particolare nelle province di Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata e Fermo. L’alluvione ha provocato 10 miliardi di danni: è stato l’evento meteorologico più costoso di sempre in Italia.
Inoltre, tra il 24 e il 25 luglio, un nubifragio ha colpito Parma e Piacenza, raffiche di vento superiori ai 100 chilometri orari hanno scoperchiato il Pala Genius di Imola, divelto tetti a Forlì e Ravenna, sradicato alberi e distrutto edifici. La linea ferroviaria Adriatica tra Ancona e Bologna si è interrotta a Faenza, dove era appena stata rimessa a posto dopo l’alluvione.
Lombardia
Tra il 24 e il 25 luglio 2023, la Lombardia è stata colpita da una tempesta. Raffiche di vento a più di 100 chilometri all’ora hanno abbattuto alberi, scoperchiato tetti, distrutto edifici e infrastrutture e bloccato il trasporto pubblico. Almeno due persone sono morte colpite dagli alberi sradicati dal vento, tra cui una ragazza di appena 16 anni, case e strade sono state allagate e un aereo diretto negli Stati Uniti ha dovuto fare un atterraggio di emergenza in Italia perché danneggiato da enormi chicchi di grandine.
Toscana
Nella notte tra il 2 e il 3 novembre un nubifragio si è abbattuto sulla Toscana causando 9 vittime. Migliaia gli interventi da parte dei vigili del fuoco e di tutti i soccorritori. La Toscana è in ginocchio: decine di fiumi sono esondati, centinaia di famiglie sono rimaste isolate o sono state evacuate, frane e smottamenti si sono verificati in tutta l’area. Il sindaco di Prato dopo il sopralluogo notturno ha ammesso: “È uno shock, viene da piangere“.
Sardegna
Nel pomeriggio del 31 maggio un violento nubifragio si è abbattuto sulla Sardegna. Il maltempo ha colpito prima il nord dell’isola, poi Carbonia, dove sono caduti oltre 60 millimetri di pioggia in meno di due ore. Le precipitazioni di forte intensità si sono concentrate poi nel sassarese, fra Bonnanaro, Thiesi, Siligo, Ardara, Florinas, Ploaghe e Ittiri. A Bonnanaro per un’ora ha imperversato un nubifragio sul paese provocando allagamenti, frane, crolli di muri. Due persone sono rimaste uccise.
Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia
Nelle stesse ore in cui veniva devastata la Lombardia, in Trentino ci sono stati 100 interventi dei vigili del fuoco, i fiumi in piena hanno fatto attivare i sistemi di contenimento e gli smottamenti del terreno hanno interrotto le strade. Stesso discorso anche in Friuli Venezia Giulia, con 900 chiamate di pronto intervento nel corso di una notte, qui oltre alle tempeste di vento si è aggiunta anche la grandine, con chicchi da 10 centimetri di diametro.