Sebbene ancora priva di conferma ufficiale, Apple sembra essersi lanciata a pieno ritmo nello sviluppo di un avanzato modello di intelligenza artificiale generativa. L’obiettivo è chiaro: creare un Chatbot in grado di rispondere a qualsiasi domanda, una mossa audace che richiede ingenti quantità di dati per l’addestramento. Secondo fonti attendibili del New York Times, la società di Cupertino avrebbe già avviato trattative con rinomati editori per accedere ai loro archivi, aprendo così le porte a un accordo che potrebbe superare i 50 milioni di dollari.
Le negoziazioni sono state avviate diverse settimane fa, coinvolgendo editori di spicco come Condé Nast, NBC News e IAC. L’offerta di Apple, stimata a oltre 50 milioni di dollari, ha suscitato reazioni miste tra gli editori contattati. Alcuni esprimono timori legati alle condizioni apparentemente ampie proposte da Apple, che coinvolgerebbero una cessione significativa di licenze per gli archivi dei contenuti pubblicati. Inoltre, c’è l’incognita della responsabilità legale che potrebbe gravare sugli editori qualora Apple facesse uso dei loro contenuti.
Al contrario, altri editori hanno accolto con favore l’approccio proattivo di Apple nel richiedere preventivamente il permesso di utilizzare gli archivi delle notizie. Questa mossa si differenzia nettamente da quella di alcuni concorrenti, i quali hanno cercato accordi di licenza solo dopo aver già utilizzato i contenuti per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale generativa.
Per alcuni editori, la richiesta di Apple rappresenta un’opportunità di partenariato vantaggioso per entrambe le parti. Al di là delle controversie e delle incertezze, è stato evidenziato l’approccio trasparente della società di Cupertino. La volontà di ottenere il permesso in anticipo sottolinea un impegno per una collaborazione etica e aperta con gli editori, a differenza di altri che hanno seguito strade meno ortodosse.
Internamente, Apple ha già messo alla prova il suo modello di intelligenza artificiale generativa attraverso un Chatbot denominato Apple GPT. L’obiettivo finale è integrare le funzionalità di questa avanzata IA direttamente in iOS 18. Un documento recentemente pubblicato suggerisce che l’inferenza del modello verrà eseguita direttamente sui dispositivi iPhone, un passo ulteriore nella direzione della decentralizzazione dell’elaborazione e del rispetto per la privacy degli utenti.
L’entrata di Apple nel campo delle intelligenze artificiali generative promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i dispositivi e le informazioni. Mentre le trattative con gli editori si sviluppano, il settore osserva con attenzione, consapevole che la sfida di bilanciare innovazione e etica sarà centrale per il successo di questa nuova frontiera tecnologica.