“Fa un po’ di tristezza vedere prati spogli, montagne appena innevate, ma la neve arriverà, almeno lo spero. E penso che ci saranno anni migliori. Si parla di sostenibilità, di inquinamento, di riscaldamento climatico“. Lo scrive Tamara Lunger, alpinista ed esploratrice, nel suo intervento su La Stampa. “Mi viene un pensiero forse un po’ così, credo non si possa interferire con il clima. Questo la scienza dice, certo, ma la Terra ha già avuto forti cambiamenti senza l’uomo, dal freddo al caldo e viceversa. Io ci provo a vivere il più possibile con la natura, a rispettarla, a badare alla sostenibilità. Ma i politici lo fanno? Intendo dire, fanno quanto dovrebbero per evitare l’evitabile, cioè dare limiti che impediscano all’uomo di fare danni?“, si domanda.
E ancora: “Le statistiche indicano che quest’anno è il più caldo da quando si misurano le temperature. Nel 1986, quando sono nata io, davanti a casa c’erano metri di neve. E da quando mi ricordo a Natale o poco dopo facevo pupazzi di neve con il mio papà. Proprio qui, dove adesso c’è soltanto il prato. L’uomo ha la sua parte in quanto accade perché non gli basta mai ciò che fa, deve sempre aggiungere un più. E io dico facciamo un passo indietro“.