COP28, Arabia e Iraq ribadiscono il no all’uscita dai combustibili fossili

COP28, per Arabia Saudita e Iraq non è il momento di abbandonare le fonti fossili perché sarebbe un danno per l'economia mondiale
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Arabia Saudita e Iraq (membri dell’Opec) hanno ribadito il proprio no a citare l’uscita dai combustibili fossili nel testo finale della COP28, la 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in corso a Dubai, adducendo che non è il momento di abbandonare le fonti fossili perché sarebbe un danno per l’economia mondiale. Bisogna invece puntare sulla tecnologia. Nella riunione con il Presidente della COP28 Sultan Al Jaber, l’Arabia Saudita ha chiesto di tenere in considerazione le sue “prospettive” e “preoccupazioni“.

L’Iraq ha ribadito il suo rifiuto di fare qualsiasi menzione di una riduzione o di un’uscita graduale dai combustibili fossili nell’accordo finale COP28. Il Paese ha affermato che “la riduzione” e “l’eliminazione graduale dei combustibili fossili e dei sussidi distruggerebbero l’economia mondiale e aumenterebbero le disuguaglianze”. “Includere” nel testo “la riduzione, l’uscita dai combustibili fossili e il ritiro dei sussidi ai combustibili fossili è contrario ai principi dell’accordo di Parigi”, ha dichiarato il capo della delegazione irachena.

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