Le quattro centraline della rete fissa di monitoraggio della qualità dell’aria più vicine a Malagrotta, a Roma, dove ieri si è sviluppato un maxi-incendio nell’impianto di trattamento dei rifiuti, non hanno registrato, per quanto riguarda le polveri sottili (PM10), valori diversi da quelli del giorno precedente e tutte tra 31 e 35 mg/m3 ampiamente entro il limite di legge di 50 mg/m3. È quanto fa sapere Arpa Lazio. Le centraline di Malagrotta (a 3km dal sito dell’incendio), Castel di Guido (a 7km) e due di Fiumicino (a 12km) “non sono state interessate dalle polveri generate dall’evento”, così come le altre presenti a Roma, spiega l’Arpa.
Ora bisognerà aspettare i dati dei rilevamenti effettuati dai due campionatori installati ieri dall’Arpa a ridosso dell’incendio. “In relazione all’incendio che si è verificato nel pomeriggio del 24 dicembre che ha coinvolto un impianto di trattamento dei rifiuti nel comune di Roma situato in località Malagrotta, l’Arpa Lazio ha installato due campionatori ad alto volume, strumenti necessari per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, Pcb e diossine: il primo a circa 500 metri a nord ovest e il secondo a circa 100 metri a sud est dall’area interessata dall’incendio“, ha comunicato Arpa Lazio, spiegando che “i risultati del monitoraggio saranno diffusi non appena disponibili”.